“Il cuore non si vede” è un libro sui sentimenti, involontari come il cuore

È stato di recente pubblicato per Einaudi Editore “Il cuore non si vede”, l’ultimo libro di Chiara Valerio.

Con una laurea in matematica ed un dottorato di ricerca in calcolo delle probabilità, la Valerio è Responsabile della narrativa italiana per la casa editrice Marsilio.

Ha pubblicato “Spiaggia libera tutti”, edito da Laterza, “La gioia piccola d’esser quasi salvi” per nottetempo, “Almanacco del giorno prima” e “Storia umana della matematica” entrambi per Einaudi.

Con “Il cuore non si vede”, la Valerio fa il tentativo di raccontare l’instabilità e la fragilità delle relazioni dando ad Andrea Dileva, il protagonista del libro, questo arduo compito.

La storia si basa tutta su Andrea Dileva che una mattina appena sveglio si accorge che non ha più il cuore. Col tempo non avrà polmoni e fegato. La cosa lo inquieta anche perché non si potrebbe vivere senza cuore, polmoni e fegato. Andrea, così, comprende non tanto di non averli ma di non vederli.

Passa le sue giornate tra il lavoro di professore e la sua vita relazionale, piuttosto turbolenta. Vive con Laura ma ha un’amante di nome Carla con la quale non ha mai potuto avere un rapporto stabile perché la stessa si è rifatta una vita con un altro ed ha un bambino. Inoltre, si consulta con un medico che è una sua ex. La vita di Andrea Dileva è un sali e scendi sulle montagne russe emotive mentre scopre che il suo cuore è diventato invisibile.

“La verità è che può capitare, se si è fortunati, di continuare a vivere anche senza il proprio cuore. Pensi ai trapianti. Credo di essermi mossa, di aver portato a patologia, questo pensiero – ha dichiarato la scrittrice – Poi, in fondo, volevo scrivere un romanzo d’amore, una storia che canticchiasse allegramente che i sentimenti sono in parte involontari, come sono involontari certi organi..”.

Ciò che soprende del libro sono l’elevata presenza di figure femminili nella vita di Andrea Dileva, compresa la donna delle pulizie, i costanti riferimenti alla mitologia greca e le riflessioni tra uno sbalzo d’umore e l’altro del protagonista.

Con uno stile totalmente tutto suo, del nuovo libro della Valerio piace un po’ meno la stesura della trama senza il convenzionale e necessario sistema di punteggiatura. Inoltre, la storia risulta non originale e lascia il lettore annoiato e alquanto perplesso sul finale e sul senso del libro.

È un libro che non ci sentiamo di consigliare se non siete amanti almeno un po’ del surrealismo o del fantasy. Per tutti gli altri, invece, il libro va benissimo e potrebbe solo essere una scoperta in più.

Buona lettura!

Sandy Sciuto