Il cerchio si chiude con Avengers: Endgame. La nostra recensione!

È passato circa un anno da quando abbiamo assistito, al termine di Infinity War, allo schiocco di dita di Thanos, e da quando l’attesa per Avengers: Endgame è cominciata a salire vertiginosamente.

Finalmente il quarto capitolo della saga dedicata ai Vendicatori è arrivata in sala e possiamo parlarne senza dover più speculare e teorizzare.

Il film è molto diverso da Infinity War, che aveva un ritmo serratissimo dall’inizio alla fine. Avengers: Endgame si prende invece i suoi tempi, dando ampio spazio all’introspezione dei sei Avengers originali, profondamente scossi dagli eventi del capitolo precedente. Ben contestualizzate anche le new entry Ant-Man e Captain Marvel, che riescono ad amalgamarsi bene con la struttura narrativa, alla loro prima presenza in un film dei Vendicatori. Gli espedienti narrativi usati per dare il lá al film sono appropriati e ben gestiti, e gli errori di continuity riscontrati nei film precedenti sembrano solo un lontano ricordo.

Le tre ore del film, che potrebbero spaventare, non si percepiscono come tali, dato che la pellicola scorre che è un piacere, con tempi morti quasi del tutto assenti, anche nella fase iniziale.

L’ultima ora circa invece, è un tripudio di azione, mazzate e botte da orbi. Non importa se siete appassionati di vecchia data dei fumetti, se vi siete avvicinati a questi personaggi con le serie animate degli anni 90 o solo con l’inizio del Marvel Cinematic Universe; l’ultimo atto di Avengers: Endgame è esattamente quello che avete sempre sognato di vedere al cinema.

La Saga dell’Infinito è giunta al termine, ma il Marvel Cinematic Universe andrà avanti con nuove storie già a partire da questa estate in cui arriverà nelle sale Spider-Man: Far From Home.

Adesso lasciamoci andare ad una più rilassata analisi spoiler di Avengers: Endgame.

Spoiler tra

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1

 

 

– I VIAGGI NEL TEMPO

Ce li aspettavamo tutti, li temevamo tutti e alla fine sono arrivati. Il risultato? Eccellente!

La scelta di non far modificare il passato agli Avengers è stata parecchio sensata, tuttavia qualche incongruenza viene apparentemente  a crearsi e non può non saltare all’occhio. Non staremo qui ad analizzarle tutte nel dettaglio, ogni film che tratti viaggi nel tempo ha le sue regole, ma un paio meritano una menzione.

Non può non sollevare qualche domanda il fatto che la Nebula del presente uccida quella del passato senza subire conseguenze, e anche il fatto che il Thanos del passato venga ucciso desta qualche perplessità. E che fine ha fatto Loki dopo aver rubato il Tesseract nel 2012?

La risposta a queste domande è molto più semplice di quanto non possa sembrare. Il viaggio nel passato fatto da Captain America a fine film cancella tutti i suddetti eventi dal momento che, rimettendo a posto le gemme, tutte le modifiche alla linea temporale apportate in precedenza vengono annullate. Avere a che fare con i viaggi nel tempo è sempre difficile, il rischio di fare danni è sempre dietro l’angolo, ma in Avengers: Endgame anche questa dinamica viene gestita magistralmente!

 

– A COSA È SERVITA CAROL DANVERS?

Se qualcuno ha capito l’utilità di Captain Marvel in Endgame ce lo faccia sapere. La sua presenza in questo film, come anche nella scena post credits in Infinity War, è pressoché irrilevante. È solo una pedina in più da dover muovere nell’enorme scacchiere che è il Marvel Cinematic Universe.

Per carità, la sua presenza è gestita alla perfezione ed in perfetta coerenza con quanto visto fin’ora. Ad inizio film risponde alla chiamata di Fury, dopodiché non la si vede fino a quando non si ripresenta la medesima situazione di emergenza. Quando arriva però non sposta le sorti della battaglia in maniera definitiva, e la scena in cui impedisce a Thanos di schioccare le dita sembra messa lì proprio per farle fare qualcosa di significativo.

Il suo inserimento a questo punto della storia sembra essere una piccola forzatura per inserire la prima vera eroina donna di riferimento all’interno dell’evento cinematografico del decennio. A livello narrativo non sembra esserci nessuna motivazione valida, a meno che gli eventi di Endgame (in particolare il ritorno del 50% della popolazione dell’universo) non abbiano dei collegamenti – diretti o indiretti – con le sue prossime avventure. E in tal caso, l’aggiunta di Captain Marvel a questo punto della storia risulterebbe più azzeccato che mai.

 

– LA COMICITÀ IN STILE AVENGERS

La linea comica del film è affidata a Thor e Hulk, ciò che ne viene fuori è un qualcosa di tutto sommato positivo. I due Avengers, ben coadiuvati da Rocket e Scott Lang, portano in scena situazioni divertenti, a tratti esilaranti e il dio del Tuono taglia XL è la ciliegina sulla torta. Questo genere di umorismo può piacere o meno (è quello tipico del franchise) e viene inserito quasi sempre in maniera appropriata, spezzando la tensione. A volte invece ci sta come i cavoli a merenda.

 

– LA BATTAGLIA FINALE

È la Minas Tirith dei giorni nostri, forse è anche più imponente ed epica della battaglia del Ritorno del Re. È la battaglia che aspettavamo davvero sin dal 2012, quando il titano pazzo fece la sua prima apparizione. Iron Man, Thor e Captain America contro Thanos. Quando Steve Rogers poi ha afferrato il martello di Thor, Mjolnir, sono partiti gli applausi in sala. E che dire dell’arrivo sul campo di battaglia dei caduti di Infinity War, che insieme agli Avengers si lanciano contro l’esercito di Thanos?

L’ultimo atto di Avengers: Endgame è perfetto, in barba a paradossi temporali e potenziali incongruenze.

Doveva essere l’ultima battaglia degli Avengers per come li abbiamo visti nascere, un momento di chiusura di un cerchio apertosi ormai undici anni fa. A chiudere questo cerchio ci ha pensato lui…

 

– LA MORTE DI IRON MAN

Io sono Iron Man”. Con queste parole Tony Stark aprì le danze della saga cinefumettistica al termine del primo Iron Man, e con queste stesse parole vi mette fine prima di schioccare le dita e sconfiggere Thanos usando le gemme. In questo film, come in tutti quelli in cui compare, Tony Stark ha un ruolo centrale e da protagonista. È stato lui la spina dorsale dell’universo cinematografico Marvel, e la sua morte eroica sul campo di battaglia è la splendida conclusione della sua epopea. Il protagonista del Marvel Cinematic Universe è sempre stato lui, più di chiunque altro, e Thanos è sempre stato il suo nemico, il suo tormento, la causa della sua caduta ma anche della sua rinascita. Anche dopo il fallimento di Infinity War, Tony ha trovato le motivazioni per rimettersi in gioco e ha pagato il prezzo più alto pur di salvare l’Universo. D’altronde lo ha sempre fatto, rischiando seriamente la vita in tutti i film sui Vendicatori; quando restava solo la soluzione più disperata lui era sempre in prima linea, quindi non stupisce che sia stato proprio lui – nonostante tutto – a immolarsi per regalarci un lieto fine.

 

– E ORA?

Ora si va avanti, senza voltarsi indietro. Tra progetti già in cantiere, serie tv annunciate e nuovi arrivi all’orizzonte il futuro sembra più roseo che mai. Quali avventure aspettano Doctor Strange e Black Panther? Cosa combineranno insieme Thor e i Guadiani della Galassia? E come verranno inseriti gli X-Men e i Fantastici 4 ora che i Marvel Studios ne hanno riacquistato i diritti? Ai posteri l’ardua sentenza.