I Sanlevigo finalmente in tour con l’album “Un giorno all’alba”

Sembra che il mondo della musica live stia alzando di nuovo il volume delle casse e i concerti previsti per i prossimi mesi si stanno letteralmente moltiplicando. Tra le band che saliranno sul palco ci sono anche i Sanlevigo che hanno annunciato proprio pochi giorni fa le date del loro nuovo tour. I Sanlevigo sono una band alternative rock originaria di Roma. Dal 2017 il gruppo inizia ad ottenere riconoscimenti ed esibizioni nei locali più importanti della capitale romana. Dopo l’Ep “Doppelganger” pubblicato nel 2019, i Sanlevigo hanno pubblicato il loro primo album “Un giorno all’alba”, disponibile in tutti i digital store.

In tour con il nuovo album

“Un giorno all’alba” viene pubblicato a dicembre 2021 e finalmente in questi giorni la notizia del tour che vedrà la band suonare nelle principali città italiane. Si parte venerdì 18 marzo a Torino per poi continuare il viaggio in città come Genova, Vercelli, Treviso, Cremona, L’Aquila e Milano. Da marzo a maggio, 10 date in cui potrete sentire Matteo Lambertucci, Emanuele Campanella, Lorenzo Imperi e Mattia Leoni dal vivo.

In questo loro primo album i Sanlevigo cantano la fine di un amore e sentimenti che questo comporta: la rabbia, lo sconforto e infine la rinascita. Un viaggio di un cuore spezzato che trova un equilibrio per ricominciare a battere dopo la fine di una storia. La narrazione della vicenda procede al contrario: la riscoperta dei ricordi, dei pensieri, delle esperienze e il percorso di accettazione del protagonista. Il tutto accompagnato da un’attenzione maniacale per i suoni per rappresentare al meglio le cinque fasi del lutto identificate da Kubler Ross.

Un pop-rock per dar sfogo al dolore, ricercando le cause di quella dolorosa chiusura. E se in un primo momento la colpa sembra ricadere sul destino, poi ricade sul tempo e infine sulla casualità degli eventi. Un album che trova la sua ispirazione in opere letterarie e drammaturgiche: dal Don Giovanni di Mozart al Cantico dei cantici dell’Antico Testamento, dai sonetti di Shakespeare alle poesie di Walt Whitman.

13 tracce per affrontare la fine di una storia d’amore

Un crescendo dal punto di vista musicale accompagna l’ascoltatore che si ritrova come immerso in un’altra dimensione fatta di suoni ricercati e studiati in maniera tale da creare un equilibrio vincente. L’album si apre con la traccia “Il fondo dei ricordi” in cui protagonista è una voce femminile che dice:

Il sigillo si è spezzato/ Le promesse andate in fumo/I fiumi in piena hanno travolto tutto/ Senza fiato/Annego sul fondo dei ricordi”

 

Si prosegue poi con il brano “Le mie ombre” in cui il protagonista è preda del dolore a seguito della rottura e si lascia trascinare dall’oblio del futuro incerto. Al suono di “Io non ce la faccio più, so che mi soffocheranno” la sensazione data dal beat di questo pezzo è proprio quella di star affogando nella sofferenza della rottura senza poter vedere una via di fuga. Il racconto continua con la sensazione di smarrimento dettata dalla perdita ma lentamente aumenta la consapevolezza della propria persona e il protagonista inizia a stare meglio. Fino all’ultima traccia che è quella che segna la rinascita effettiva. Intitolata “Origami (la ballata dei giorni persi)” è il brano che segna la fine della tempesta che il protagonista ha appena superato. Anche le sonorità sono più dolci, tipiche appunto di una ballata che annuncia il ritrovato equilibrio.

Sicuramente originale il fatto di inserire tracce della durata di massimo un minuto in cui protagonista è una voce e il beat di sottofondo che accompagna. Un modo per legare tra di loro le tracce dell’album e donare unità alla narrazione della storia.  Un album che da sentire live sarà senza dubbio un’esperienza sensazionale.

Eleonora Corso