I mille gusti di un gelato inaspettatamente staordinario

In realtà vengono degustati tutto l’anno, ma più semplicemente, con l’arrivo dell’estate, gli alcolici diventano più facili da bere, soprattutto se accompagnati dal gelato. Molto probabilmente perché ci aiutano a lasciare andare i freni inibitori e a concederci piccoli momenti di piacere che facciano rima con il bere.

E siccome il gelato in estate va di pari passo alle bevande di elevata gradazione alcolica, una geniale gelateria di Roma è riuscita a trovare la rivoluzione per questa afosa stagione 2019! Arriva infatti proprio dalla capitale, idea di poter coniugare il dessert più amato di tutti i tempi con le più inebrianti sensazioni date dai vini e dai super alcolici.

Non confondete però: non si tratta di una trovata commerciale poco studiata e banale per richiamare le masse. Infatti  l’ideatore di questa prelibatezza è un giovane pasticcere alto atesino dalla grandissima passione per il gelato.  È stato proprio lui a coniugare questo dessert così fresco con ricette e combinazioni che secondo diversi palati hanno sempre funzionato.

La qualità degli ingredienti, infatti, è quasi una malattia per Günther Rohregger, il quale racconta di come sia importante la materia prima quando si cucina e si prepara qualcosa che poi dovrà essere servito. Che il vostro palato sia esigente e meno non importa: quello che conta davvero sono gli ingredienti che possano rendere eccezionale il prodotto finito. Vi parliamo di cioccolato Domori, canditi Agrimontana, latte biologico e  acqua proveniente dalle sorgenti di Bressanone, mica di sciocchezze!

Oltre che alla qualità della materia prima,  Rohregger, basa la produzione dei suoi gelati seguendo la stagionalità degli ingredienti: sarà da folli, quindi, richiedere un gelato alla castagna in piena primavera!

I gusti? Dai più disparati. Possiamo trovare anche una classica panna rivisitata in chiave moderna. La particolarità di questa gelateria, infatti, non sta tanto nel fatto che ne esistano tre solo su Roma, ma il poter vedere gusti come la crema o lo zabaione, superficialmente considerati banali, come sapori per i quali si potrebbe mangiare in questo caso una vaschetta intera di gelato.

Esistono poi sapori che vanno completamente fuori dall’ordinario ma che vi consigliamo assolutamente di assaggiare, nel caso in cui vi trovaste tra le strade della capitale. Vino rosso Cesanese e crumble di mandorla; Cioccolato, arancia candita e Grand Marnier; gorgonzola, bottarga e Rum o ricotta di pecora con infusione di sigaro affumicato, servito con salmone affumicato e scorza di limone grattugiata: solo per farvi alcuni esempi!

Non parliamo solo di vini: in verità Rohregger non è stato il primo pasticcere che ha cercato di coniugare sapori ordinari a qualcosa di straordinario. A Noto, nella famosa pasticceria  di Corrado Assenza, tanti anni fa si era cercato di promuovere un simile progetto.  Purtroppo però, nella pasticceria Caffè Sicilia, l’idea non ha portato i risultati sperati.  Forse è stato un accostamento di gusti troppo particolari, oppure le persone a cui era stato servito un dessert del genere non erano quelle corrette. Fatto sta che per far sopravvivere la sua pasticceria, Corrado Assenza, ha dovuto abbandonare l’idea di poter unire il particolare al “normale”, concentrandosi nuovamente su gusti più tradizionali.

Che questa sia la volta buona in cui lasciarsi sorprendere da qualcosa di inaspettato potrebbe risultare piacevole? Lo speriamo, con tutto il cuore!

Alessia Cavallaro