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I Giochi olimpici di Tokyo 2020 sono i più sostenibili di sempre

Finalmente le Olimpiadi più attese della storia sono iniziate e Tokyo è sotto ogni riflettore. L’attenzione e la tensione sono massime, sia sportivamente che epidemiologicamente parlando. Il villaggio olimpico è letteralmente blindato per evitare focolai di Covid. Sembra un’impresa impossibile, ma ci sono tutti gli ingredienti per la buona riuscita per questa manifestazione. Ma uno degli aspetti da sottolineare è il fatto che Tokyo 2020 si appresta a diventare l’Olimpiade più sostenibile della storia fino ad ora e vi spieghiamo il perché.

I letti in cartone

Gli atleti hanno potuto constatare con mano le scelte sostenibili ed ecologiche portate avanti dal comitato olimpico per perseguire il fine di una manifestazione che possa svolgersi nel rispetto dell’ambiente. In particolare, hanno fatto molto parlare di sé i letti degli alloggi. La scelta è stata quella di optare per strutture in cartone per garantire la sostenibilità e la comodità. Il mondo del web è letteralmente impazzito per questi giacigli che hanno fatto molto discutere e hanno portato alla creazione di meme e tweet virali. Dal villaggio olimpico sono arrivati video e foto dei famigerati letti in cartone.

@tillykearns

Reply to @lifeofriley2 Beds in the Olympic village, YES they are made from cardboard ?

♬ Dreams (2004 Remaster) – Fleetwood Mac

La decisione di optare per una struttura di questo genere per il riposo degli atleti è stata dettata da due motivi: la sostenibilità e la comodità. I telai su cui poggiano i materassi sono in una rigida struttura di cartone riciclato che può supportare fino a 200kg. Dall’altro lato questi letti sono congeniali e studiati per adattarsi alle esigenze di ogni persona. Ciascun atleta può infatti scegliere come comporre il proprio giaciglio: se allungarlo aggiungendo pezzi oppure scegliere come posizionare i cuscini del materasso per trovare la composizione migliore per dormire. Ma i letti sono solo uno degli aspetti sostenibili e a prova di ambiente che caratterizzano Tokyo 2020, il cui slogan è:

Be better, together – for the planet and the people

I 5 anelli più sostenibili di sempre

Il comitato organizzativo di Tokyo 2020 ha abbracciato in pieno l’iniziativa dell’Onu per promuovere la lotta contro i cambiamenti climatici anche nell’ambito sportivo. A tal fine è stato creato un codice di regole che devono essere rispettate e che riguardano vari contesti. In particolare, sono cinque gli ambiti su cui ci si è concentrati per l’organizzazione di questi Giochi: emissioni zero, nessuno spreco, diritti umani e inclusività, tutela della biodiversità e coinvolgimento dei cittadini. Ognuno di questi punti è stato studiato al dettaglio ed è stata messa in atto una strategia ad hoc. Per esempio, per azzerare le emissioni di CO2 all’interno del villaggio olimpico e nei luoghi sede delle manifestazioni sportive saranno utilizzate energie rinnovabili. Per spostarsi le macchine saranno ibride, studiate con Toyota che da anni è pioniera in questo ambito e che ha curato la flotta dei veicoli olimpici.

Parola d’ordine: riciclo

Ogni particolare delle Olimpiadi non è stato lasciato al caso e il riciclo di materiali ha giocato un ruolo fondamentale in molti aspetti. Primo tra tutti le medaglie, prodotte partendo da rifiuti elettronici raccolti in tutto il paese, e i podi, costruiti in plastica riciclata. I cittadini hanno contribuito attivamente: nei mesi scorsi sono stati infatti chiamati a donare i propri rifiuti per la realizzazione di medaglie e podi. Inoltre, il 99% degli oggetti e dei materiali utilizzati a Tokyo 2020 verrà riciclato e riutilizzato secondo un piano già pensato al dettaglio. Gli alloggi degli atleti, per esempio, sono stati costruiti con legno riciclato e verranno poi venduti come case ai cittadini una volta finite le competizioni.

L’effettiva sostenibilità di questi Giochi sarà verificabile solamente una volta terminata la manifestazione e nei prossimi anni vedremo il lascito di questa Olimpiade. I presupposti per la tutela e il rispetto dell’ambiente sono certamente ottimi. Per ora però non resta che seguire le gare e tifare da casa con ardore i nostri atleti.

Eleonora Corso