Covid: la madre è ricoverata, lei passa 3 ore sul tetto dell’auto per poterla vedere

Oltre le morti che sta causando il coronavirus, c’è un’altra cosa che rende incredibilmente terrificante questo virus. Si tratta del distanziamento sociale, che sta allontanando giorno dopo giorno le persone, costrette a stare isolate dai vari DPCM con l’obiettivo che questo possa porre un freno all’inarrestabile avanzata del virus.
Ad oggi sembra che le misure prese dal governo stiano dando i loro frutti e che l’avanzata stia rallentando, ma come già detto il prezzo da pagare è alto, altissimo.

La storia di oggi descrive benissimo il dolore e la sofferenza di molte persone, costrette ad allontanarsi dai propri cari, perchè questi ultimi sono costretti ad isolarsi dentro una camera di ospedale, senza avere alcuna possibilità di incontrare i propri parenti. Sebbene sia chiaro che queste misure sono prese per evitare altri contagi, è anche vero che è difficile da spiegare ad una figlia che non può vedere da vicino la propria madre.

Una donna è stata ripresa in Provincia di Como, mentre è rimasta per ore sul tettuccio della propria macchina così da poter vedere la madre. La foto ha atto il giro del web e nel post su Facebook si legge: “Abito di fronte l’ospedale Valduce a Como, i primi piani sono occupati dai reparti Covid. Da marzo medici e infermieri si muovono freneticamente notte e giorno bardati e incessanti curano, portano conforto e cercano di fare tutto il possibile per salvare le persone. Capita spesso di vedere familiari e amici che cercano di salutare i propri parenti, fargli sentire una vicinanza, la presenza degli affetti. Dalla strada anche per ore senza successo. Nello foto che ho scattato a tardo pomeriggio una ragazza che da stamattina provava a salutare la sua mamma. Si disperava perché non riusciva a vederla ma senza demordere.  Qui sopra il tetto della sua auto che prova ancora a farsi riconoscere. Speriamo che tutto questo finisca presto”.

Parole davvero commoventi che raccontano la tragicità di questo momento e che ci fanno capire il valore di piccole cose che a volte diamo troppo per scontate.

Andrea Calabrò