Dal 20 al 23 giugno a Forte Marghera, ex caserma dell’Esercito Italiano e oggi dinamica sede di eventi culturali di proprietà del Comune di Venezia, vi attende un festival multidisciplinare che chiama a raccolta artisti e performers di ogni disciplina artistica, insieme per esplorare un tema che coinvolge ognuno di noi.
I am body, I am memory è un progetto dell’associazione di artisti internazionali Action Hybride fondata nel 2018 da Francesca Sand; l’attività di ricerca e di interrogazione di ogni artista è la memoria del nostro corpo, in tutte le sue declinazioni.
Pittori, scultori, incisori, fotografi e performers di ogni parte del mondo si sono uniti con un solo scopo: raccontarsi e raccontarci come il nostro corpo parla di noi, della nostra vita, del nostro passato, della nostra cultura e del nostro essere come ”esistere” sulla Terra. Una memoria incancellabile che si insinua su ogni piega, su ogni cicatrice, unica e indelebile.
La memoria del corpo
Il corpo non dimentica nulla, neanche ciò che la mente non può o non vuole ricordare. La nostra fisionomia porta con sé la memoria dei nostri antenati attraverso i tratti somatici che ci caratterizzano; rimane indelebile in tutti noi il punto di distacco dal corpo materno, l’ombelico, che segna il momento in cui diventiamo uno solo e siamo pronti a prendere confidenza con il mondo circostante. Poi cresciamo; imparando a camminare, ci sbucciamo le ginocchia portando per sempre con noi quell’attimo con una cicatrice. Soffriamo e il dolore ci segna l’anima e il corpo con ferite che solo noi conosciamo ma che sono sempre lì a ricordarci che senza sofferenza non avremmo potuto conoscere l’amore e la bellezza.
Vogliamo differenziarci, essere unici, essere belli; impregniamo la nostra pelle d’inchiostro per ricordarci da dove veniamo, chi siamo o a quale cultura apparteniamo, come fanno ancora molte tribù. Alcuni fanno del loro corpo una scultura da venerare, sfidando le leggi della fisica e del tempo che passa mentre altri lo schifano, lo odiano, non lo rispettano o ne abusano.
Un percorso di ricerca che come ogni cosa, finisce. Tuttavia la natura ci insegna che anche il nostro corpo e la nostra anima ( per chi crede esista) fanno parte di un percorso circolare, dove vita e morte sono solo l’inizio di una e la fine di un’altra: basta guardarsi intorno per scoprire che le forme della natura sono le stesse del nostro corpo, quasi fossimo la continuazione stessa della terra, del mare, del sole.
Il corpo ha una memoria d’elefante e ogni piccola parte ci ricorda qualcosa del nostro passato, presente e futuro. Così, in questa occasione di scambio e di esplorazione, c’è chi ha raccontato il corpo per immagini, attraverso progetti fotografici che parlano all’osservatore, oppure c’è chi ha dato forma alle forme con la propria immaginazione, disegnandole. C’è chi ha dato vita alle forme, con video, istallazioni e performance. L’obiettivo del festival è gettare luce su tutti noi, provando a trovare un senso alla memoria del corpo attraverso l’Arte.
Un progetto che riguarda ognuno di noi e che ci abbraccia, senza filtri. Un momento di esplorazione e di grandi domande dove sentirsi nudi di fronte alla Memoria incisa nelle pieghe della nostra pelle.
Informazioni utili
- Luogo: Forte Marghera (Venezia)
- Indirizzo: Via Forte Marghera 30 – Venezia – Veneto
- Quando: dal 20/06/2019 – al 23/06/2019 dalle 17 alle 24
- Evento: QUI
- Entrata libera