I 5 film da vedere prima che finisca quest’anno

Mai come per questo Natale non ce lo leveremo facilmente dalle palle, come Garrone scherzosamente proferì nel cult che diede vita al fenomeno cinepanettoniano: “Vacanze di Natale” dei Vanzina del 1983.

Infatti, inutile dire che sarà diverso, più triste, più raccolto in casa e bla bla bla, inutile retorica da spazzar via. Tuttavia, ciò non limita le nostre libertà relativamente al coltivar se stessi, il proprio animo, il proprio dialogo con la settima arte: insomma, quale migliore occasione per recuperare capolavori immortali del cinema cui prima mai si era neanche pensato?

5 titoli per 5 pellicole da non perdere prima che finisca questo 2020 ve li fornisco io: “Amarcord” (1973, Fellini), “Viale del tramonto” (1950, Wilder), “La città incantata” (2001, Miyazaki), “Il cielo sopra Berlino” (1987, Wenders), “Guerre stellari” (1977, Lucas).

Ognuno di questi è speciale sia per motivi tecnico-artistici, sia per il potere di distrarre lo spettatore per un attimo, consentendogli di respirare e andare ancora avanti, sebbene ciò che stiamo vivendo è una realtà, per certi versi, soltanto appena cominciata.

Andiamo per ordine. “Amarcord” è la migliore occasione per immergersi nell’universo felliniano, consente meglio degli altri suoi film un primo e digeribile approccio con il suo inconscio onnipresente: già durante la visione vi accorgerete che ricordando e sognando si trovano le giuste chiavi per abbracciare l’esistenza e soffrire di meno.

Amarcord
Bergamo Film Meeting

Wilder nel suo capolavoro “Viale del tramonto” fonde abilmente cinismo e malinconia, permettendo anche a chi vede la pellicola di provare una certa nostalgia per il passato, come avviene qui. Quella nostalgia che catarticamente aiuta a commuoverci, e quindi ci permette di migliorare.

Viale del Tramonto
Il Post

“La città incantata” ha rivoluzionato il panorama globale del cinema d’animazione, perché presenta delle creazioni che prima della sua data d’uscita ancora non s’erano viste. È talmente una meraviglia visiva il prodotto di Miyazaki che si finisce per provare empatia sia con i luoghi, che nella realtà non esistono, sia con i personaggi.

La città incantata
NoSpoiler

“Il cielo sopra Berlino” di Wenders è pura poesia, un lavoro dotato di una forza spirituale che oggi risulta completamente sommersa, nel cinema e nel mondo. È un invito a rendere l’esperienza fisico-terrena, parte della vita, motivo di elevazione, se se ne sa cogliere la giusta profondità.

Il cielo sopra Berlino
Sentieri selvaggi

“Guerre stellari” è un cult di cui parlano ormai anche i muri, e qual è il motivo? Qui c’è tutto, è come vedere mille film in uno solo, provando così l’ebbrezza di assaporare al contempo l’avventura, la fantascienza, la fiaba, il western, la commedia, il dramma, la guerra, l’epopea. Insomma, il cinema.

Guerre stellari
IVG.it

Buona visione e buon 2021 di più luci che ombre!

Christian Liguori