Da piccoli siamo cresciuti tutti con il sogno di diventare un giorno un personaggio di un film Disney. C’era chi voleva essere Cenerentola, chi preferiva il principe azzurro o chi aveva desiderio di diventare parte degli Aristogatti. Insomma, la Disney con i suoi film d’animazione è stata parte fondamentale e presenza costante della nostra infanzia. Solo con il tempo abbiamo poi capito che non saremmo mai diventati un personaggio Disney. Ma questo non vale per tutti: Helene Stanley, al contrario di noi, ci è invece riuscita.
Per chi non la conoscesse, è un’attrice americana che ha collaborato alla creazione dei personaggi di Cenerentola e Aurora. Forse non tutti sanno che le protagoniste di questi cartoni firmati Disney sono state disegnate con la tecnica del Rotoscope. Si tratta di un procedimento che permette di ricalcare i movimenti di attori in carne ed ossa fino a trasformarli in personaggi d’animazione. Quindi si realizza prima un live action e successivamente si procede con questa tecnica per arrivare al disegno del cartone animato. Tutto ciò garantisce una maggiore fluidità nei movimenti dei personaggi, che si spostano sulla scena in maniera più naturale e con maggiore scioltezza. Bisogna sottolineare la portata innovativa di questa tecnica che veniva utilizzata per le prime volte proprio nel secondo dopo guerra.
Helene Stanley in entrambe le pellicole ha rivestito il ruolo di protagonista, diventando ora la sbadata ballerina che perde la scarpetta di cristallo, ora la bella addormentata nel bosco che si risveglia dopo il bacio del vero amore.
Il suo sogno di diventare un personaggio Disney non si è però limitato a questi due personaggi. Nel 1961 è stata di nuovo la modella perfetta per creare il personaggio di Anita Radcliff, de La carica dei 101. In questa pellicola Helene ha interpretato il ruolo della padrona di Peggy, la mamma dei cuccioli, e moglie di Roger, proprietario di Pongo, padre dei cagnolini.
Un’ideale di bellezza certamente stereotipato e che oggi va spesso incontro a critiche. Ma per l’epoca Helene si avvicinava molto all’idea di principessa: lunghi capelli biondi, occhi chiari e una fisicità minuta. Per non parlare poi del suo savoir-faire connotato da una notevole grazia che le ha permesso di essere scelta per questo ruolo.
Oggi le principesse Disney sono spesso poste sotto accusa perché rispecchiano ideali che cozzano con la nostra società. Nonostante tutte le polemiche insorte successivamente, non possiamo però fare a meno di riconoscere l’importanza che questi personaggi hanno rivestito nella nostra infanzia.