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Giornata mondiale della salute: costruire un mondo più sano per tutti

Il 7 aprile è la giornata mondiale della salute, che, come afferma il professor Inghilleri nel suo libro “I luoghi che curano”, è un diritto e un bene individuale, che può e deve essere considerato anche un bene comune. I recenti fatti storici, ci hanno fatto ancora di più comprendere quanto la salute sia preziosa e quanto sia necessario tutelarla. L’articolo 32 della Costituzione italiana recita:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Ma la salute è anche un diritto planetario e in quanto tale è preservata e amministrata da una specifica organizzazione l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), di cui abbiamo tanto sentito parlare nell’ultimo anno. La salute pubblica è un bene collettivo, dipende da decisioni politiche e necessita di decisioni planetarie per garantire a tutti questo diritto.

Una giornata mondiale per la salute

Il 7 aprile è stata scelta come giornata mondiale della salute per commemorare la fondazione dell’Oms avvenuta nel 1948. L’Oms nasce solo tre anni dopo la creazione delle Nazioni Unite forte del fatto che i diplomatici si rendono conto della necessità di un organo che tuteli la salute pubblica a livello globale.

Il 7 aprile è molto più di un semplice compleanno, è un’occasione per promuovere una sensibilizzazione a livello globale rispetto a determinate tematiche. Ogni anno, infatti, l’Oms propone un tema specifico su cui porre l’attenzione. La giornata mondiale della salute diventa l’occasione per avviare programmi a lungo termine riguardo lo specifico tema proposto. È insomma il punto di partenza di un percorso mirato a migliorare le condizioni di salute in tutto il mondo.

Il tema di quest’anno

Nella giornata mondiale della salute del 2021 l’Oms ci invita a partecipare a una nuova campagna per costruire un mondo più equo e in salute. La pandemia ci ha fatto comprendere le grandi differenze e inadeguatezze che caratterizzano la sanità mondiale. La condizione di salute dipende molto dal posto in cui si nasce e cresce, dal proprio lavoro, dalla propria età. Insomma, se è vero che è un diritto fondamentale dell’essere umano, è altrettanto vero che non è tutelata ovunque allo stesso modo. Disuguaglianze e disparità sono all’ordine del giorno e nascere in un contesto piuttosto che in un altro può davvero essere un fattore discriminante. Abbiamo purtroppo recentemente verificato come questa affermazione sia vera. In molti paesi in cui la popolazione vive in povertà e senza norme igienico sanitarie, il Covid si è diffuso più rapidamente causando numeri di decessi maggiori rispetto all’Occidente.

In tutto il mondo, sono moltissime le persone che quotidianamente si confrontano con un reddito basso, vivono in condizioni precarie, hanno meno opportunità di lavoro, sperimentano una maggiore disuguaglianza di genere e hanno scarso accesso ad ambienti sicuri, ad acqua e aria pulite, non hanno sicurezze alimentari e servizi sanitari. Tutto ciò è ingiusto e quest’anno l’Oms vuole appunto porre l’attenzione su questo aspetto. In particolare, si esortano i leader politici a garantire che tutti abbiano condizioni di vita e di lavoro che favoriscano e tutelino la buona salute. Inoltre, si richiede che tutti abbiano la possibilità di accedere a servizi sanitari di qualità quando e dove ne hanno bisogno.

Il Covid-19 ha colpito duramente tutti i paesi, ma il suo impatto è stato più duro su quelle realtà che erano già vulnerabili. L’augurio è che questa giornata sia davvero il punto di partenza per pensare ad un mondo nuovo in cui la salute sia effettivamente un diritto di e per tutti. Una realtà che auspichiamo possa presto diventare una certezza, affinché smettano di esistere disuguaglianze e affinché il luogo in cui si nasce cessi di essere un fattore determinante di vita o di morte. A molti questo progetto sembrerà un’utopia, ma è necessario iniziare a lavorarci per poter cambiare il sistema.

Ps. per non perdere alcun aggiornamento rispetto alle iniziative di oggi seguite il sito ufficiale dell’Oms:  https://www.who.int/

Eleonora Corso