Gio Evan: il debutto a Sanremo per curare gli urti dell’anima

In un Festival di Sanremo fatto di debutti vedremo anche Gio Evan, che presenterà il singolo Arnica nella città ligure. Il singolo, scritto direttamente da Gio è prodotto da Katoo e sarà parte del nuovo album “Mareducato”, in arrivo il prossimo 12 marzo per Polydor/Universal Music.

Gio Evan: a Sanremo per curare gli urti con Arnica

Con il singolo Arnica, Gio Evan porterà sul palco di Sanremo la capacità e la necessità di alleviare gli urti e le ferite causate dalle difficoltà della vita. L’arnica, infatti, è una pianta perenne montana dalla struttura fragile, nota però per le sue proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie una volta ridotta in crema. Per Gio Evan, quindi, l’arnica è la medicina per curare non sono i traumi del corpo, ma soprattutto quelli di mente e anima.

L’arnica, ovviamente, è diversa per ogni individuo, poiché dipendente dagli urti e soprattutto dalle caratteristiche personali. Ma qual è l’Arnica per Gio Evan? Interrogato in conferenza stampa a riguardo, ha così dichiarato:

«Ne applico tante e lo chiamo “mandala” in realtà e svolge lo stesso compito dell’Arnica. Consiste nel ripetere con cura un procedimento affinché ci si concentri in noi stessi, quello che il Cristianesimo chiama la contemplazione. La mia arnica più forte, dove avviene la magia dentro, è praticare l’arrampicata, poiché mi sento nato per le passeggiate in verticale. Quando arrivi a tu per tu con la roccia hai una relazione intima con lei, la tocchi con guancia, la annusi, fai parte di quella struttura. Quella è la mia arnica, lì mi curo, più vado in alto più mi sento di portarmi con me, lasciando alle spalle il mondo e la città, dedicandomi all’unica strada possibile indicata dalla montagna. Ovviamente anche il mio lavoro è parte dell’arnica, come il tour, la scrittura, la creazione musicale, suonare e comporre mi custodiscono dagli urti del mondo».

Insomma, ci sarà l’opportunità di vedere un poeta nelle vesti di cantautore all’opera sul palco del Festival della musica italiana. Una partecipazione al festival diventata realtà quasi per caso per Gio Evan, felicissimo di poter provare questa novità con la tensione delle grandi occasioni anche per lui, poiché «anche la meditazione si inchina davanti al palco di Sanremo».

Gio Evan e Mareducato: l’arte tra musica e poesia

Tornando al nuovo disco, Mareducato affronterà con dieci brani le tappe di un viaggio immaginario dalla riva verso il profondo del mare, attraversando diversi stati d’animo, provando a cercare sé stesso e cercando i propri limiti. L’album, però, sarà accompagnato anche da dieci poesie, riunendo in un unico lavoro l’essenza di Gio Evan, poeta e cantautore, cioè un artista completo.  Il 16 marzo, infine, sarà pubblicato per Rizzoli anche il suo nuovo libro di poesie “Ci siamo fatti mare”.

La dualità di Gio Evan gli permette di esprimersi a tutto tondo, focalizzandosi con la poesia su «gratitudine e celebrazione» e con la musica sulla parte più «fresca, giovanile, anarchica e frizzante della vita», dandogli l’opportunità di parlare con lo ascolta, trasmettendo quali sono i propri maestri e le proprie radici. Per Gio Evan la convivenza tra poesia e musica «è la giocosità delle terra che incontra la profondità del cielo».

La settantunesima edizione di Sanremo avrà la fortuna e l’onore di ospitare l’eclettico Gio Evan, poeta ed intellettuale prestato alla canzone di enorme valore e rarità. Il testo ha già fatto emozionare alla sola lettura, ma non vediamo l’ora di ascoltarlo cantata dalla voce delicata e dolce di Gio.

Paride Rossi