Forte freno sulla possibilità che il virus scompaia con il caldo: “dobbiamo raddoppiare anzi triplicare gli sforzi per arginare la diffusione”

Primo giorno della fase 2, da tutte le parti arrivano accorati moniti alla prudenza, manteniamo le distanze e non dimentichiamo mai gli strumenti di protezione, mascherine e guanti. Conte, posta su twitter:  «Se ami l’Italia mantieni la distanza»,  il governatore Fontana insieme a Zaia, sottolineano quanto sia delicata questa fase, «In questa prossima settimana, o 10 giorni, ci giochiamo il futuro», Parole importanti, che invitano a riflettere ciascuno di noi se ne vale la pena mettere tutto a rischio irrimediabilmente per non avere ancora un attimo di pazienza. Nel frattempo sono in molti a sperare e sostenere che il coronavirus possa scomparire con il caldo, anche se dalle parole di Giovanni Rezza,  direttore dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), durante la trasmissione Agorà, su Rai Tre sembrerebbe fortemente in dubbio, «Se ci sono colleghi stimati che hanno dono della preveggenza, benissimo.

Se morirà a giugno faremo una grande festa», ed aggiunge, «Anche io vorrei che scomparisse ma non credo questo sogno possa realizzarsi molto presto. Dobbiamo quindi raddoppiare, triplicare gli sforzi per arginarne la diffusione», mentre, all’ennesimo allarmismo se l’aria condizionata possa agevolare la diffusione del virus, chiarisce che non ci sono prove su collegamenti problematici tra aria condizionata e diffusione.   

Alessandra Filippello