#famemilionaria: i piatti più costosi al mondo

Per la serie “notizie strane dal mondo”, oggi inauguriamo una nuova rubrica parlandovi dei piatti da mille e una notte; prelibatezze che potrete assaggiare solo se siete in grado di pagare il conto!

Di cosa stiamo parlando? Dei cibi più costosi al mondo!

Partiamo col presentarvi uno dei cibi che più ci ha incuriosito, che ci ha fatto dire “MA DAVVERO E’ POSSIBILE?” e grazie al quale è nata questa serie di articoli.

Questo piatto così particolarmente pregiato può contare su una lista di ingredienti tanto ricercati quanto costosi: tartufi bianchi di Alba, tartufi neri del Périgord, foie gras di Gascony, zafferano Mongra del Kashmir, caviale Beluga imbevuto di Dom Pérignon, funghi giapponesi matsutake e due foglie d’oro (60 grammi). Il costo per i soli ingredienti è stimato in circa 180 mila euro. Di cosa vi stiamo parlando? Di una “comunissima” pizza sfornata da Abdel Muhammad al-Hallabi, che è ovviamente già entrata nel Guinness dei Primati! Quando si dice che la cucina diventa proibitiva, l’idea primaria non è forse questa… La pizza generalmente è un piatto per tutte le tasche. Questo discorso non vale però per l’esclusivo Pierchic di Dubai: la «Royal Pizza», in onore della famiglia reale, costa  appunto ben 750 mila dirham, circa 180 mila euro.

Ma questo è solo un piccolo esempio! Vediamo insieme quali sono i cibi più costosi provenienti da tutto il mondo. Si tratta di vere e proprie rarità di cui possiamo di certo fare a meno. Quello che è sicuro è che non sono molte le persone nel mondo che possono permettersi di acquistare questi prodotti e, a questo punto, ci chiediamo in quanti li abbiano davvero mai assaggiati.

Come secondo piatto, non possiamo non elencare il famosissimo Michel Rostang! Cos’è? Il sandwich più costoso del mondo! Si deve ad un noto chef francese, Michel Rostang, che ha inserito in questo panino con un ingrediente molto esclusivo: il tartufo. In realtà sono due fette di pane tostato fatto in casa, preparate con burro salato e una grattata di tartufo nero fresco del Périgord. Questo prezioso sandwich viene servito nella Rostang Brasserie dell’hotel Atlantis a Palm Jumeirah per il modico prezzo di 75 euro!

Vi parliamo poi di un famigerato miele che viene prodotto in Turchia. Si chiama Elvish e il suo prezzo al chilo è di 5000 euro. Questa speciale varietà è la più rara e pregiata al mondo perchè viene estratta a 1800 metri di profondità presso la valle di Saricayir, nella città di Artvin, situata nel nord-est della Turchia. Il primo chilo di miele Elvish è stato venduto in Francia nel 2009 per 45 mila euro. Un anno dopo un farmacista cinese ne comprò un altro chilo, al prezzo di 28 mila euro. Oggi viene venduto in confezioni da 170 grammi e da 250 grammi. Considerando che attualmente l’oro è venduto per circa 1.284 dollari l’oncia mentre L’Elvish è commercializzato a poco più 1.511 dollari l’oncia, si potrebbe tranquillamente dire che questa prelibatezza costa più dell’oro!

Vista la gran quantità di zucchero presente nell’ultima immagine, non passiamo ora non parlarvi del cupcake più costoso al mondo. Golden Phoenix, Fenice D’Oro per la precisione, è il cupcake (commestibile) più costoso del mondo, preparato con farina biologica proveniente da Doves, burro biologico importato dall’Inghilterra, cioccolato e cacao Premium Porcelana dell’italiana Amedei, baccelli di vaniglia originari dell’Uganda, fragole biologiche, polvere e foglie d’oro commestibili, per un totale di 90 euro per dessert. Viene servito su un piatto decorato in oro 24 carati di Villar. Ma la cosa allucinante, non è semplicemente il costo ma anche il tempo di preparazione, visto che ci vogliono almeno 48 ore! Nel caso decideste di provarlo, oltre ad essere unico nel suo genere, è unico al mondo visto che viene servito solamente nella Boutique dei Dolci all’interno del gigantesco Dubai Mall.

Ritornando al salato, crediamo che nessuno di noi sarebbe mai disposto a spendere 40 mila dollari per un cucchiaino di caviale. Eppure al mondo esiste davvero un prodotto così costoso. Il caviale in questione viene ricavato dallo storione albino, un pesce rarissimo che ora verrebbe allevato proprio per la produzione di questo cibo da ricchi. Le uova di storione bianco vengono disidratate e ridotte in polvere. Pare che al prodotto venga aggiunta della polvere d’oro per renderlo ancora più prelibato e particolare, oltre che costosissimo. Prodotto da Walter Gruell, supera ogni precedente record. Lo Strottarga Bianco o White Gold si ottiene dalle uova di storione albino, pesce del Mar Caspio molto difficile da allevare perché l’albinismo accorcia molto la sua aspettativa di vita.

Passiamo ora alla frutta, parlandovi del Melone Yubari che è forse il frutto più caro del mondo. Si tratta di un melone giapponese, il cui prezzo può raggiungere cifre esorbitanti. Lo Yubari è un vero e proprio frutto di lusso, che viene spesso offerto come un regalo prezioso. Un solo melone Yubari può raggiungere il prezzo di 160 dollari e in Giappone viene venduto quasi sempre in coppia. Il prezzo così esorbitante può essere giustificato dalle cure che i contadini di Yubari applicano a questo tipo di melone. Vi possiamo già dire che sono moltissime e meticolosissime! Ad esempio: le piante vengono innestate su un’ altra pianta con radici già formate e quindi più forti, i fiori impollinati da un plotone di api messe a dimora nelle serre, i frutti in maturazione vengono lavati anche una volta al giorno e protetti dal suolo con un piccolo vassoio di plastica posto tra il melone e la terra e ovviamente i semi vengono custoditi gelosamente dagli agricoltori che hanno costituito una cooperativa che ha il compito di controllare la qualità dei meloni mediante severissimi standard qualitativi che vanno dalla dolcezza del frutto fino alla sua estetica, elemento fondamentale per i giapponesi, dopo questa rigorosa selezione i frutti vengono pregiati dell’ etichetta Yubari e venduti all’asta. Per questo motivo il prezzo varia: è importante che ognuno faccia la propria offerta!

Vi abbiamo messo un pò di curiosità addosso?

Se volete saperne di più, seguiteci e aspettate la prossima “puntata”: ne vedremo delle belle!

Alessia Cavallaro