“Emigratis”: risate assicurate e lezioni di vita tra irriverenza e volgarità

Pio e Amedeo sono approdati alla prima serata di Italia Uno con la terza stagione di “Emigratis”. Vietato censurarli o fermarli!

Quando avevano iniziato come “iene” si erano già fatti notare per le loro peculiarità, oggi Pio e Amedeo sono il fenomeno televisivo e social del momento.

Come abbiano fatto è semplice dirlo: basta guardare una puntata di “Emigratis” fino alla fine per trovarsi completamente catturati, scioccati e travolti da cosa sono quel mix di trash e verità di Pio e Amedeo.

In fin dei conti, Pio e Amedeo mettono in scena cosa è l’italiano medio dentro di sé, rappresentandolo in tutte le sue contraddizioni, i suoi pregiudizi, la sua maleducazione e la curiosità per i piaceri di questo nostro mondo.

I due di origine pugliese, all’anagrafe Pio D’Antini e Amedeo Grieco, si sono inventati “Emigratis”, un programma con il quale girano il mondo ma a spese dei loro amici – o presunti tali – Vip i quali si trovano costretti a dare risorse economiche a Pio e Amedeo che ricambiano invadendo la loro vita, i party a cui partecipano e la loro quotidianità.

Fin qui, sembrerebbero due Robin Hood moderni che tolgono ai “ricchi” per dare ai poveri. Sarebbe tutto accettabile se non fosse che Pio e Amedeo si presentano con abbigliamento e modi anti Galateo, anti bon ton, anti charme, anti tutto.

Non si separano mai dalla loro canotta fluo ultra – smanicata con panza rigorosamente in bella mostra, lo sguardo di chi vuole prendersi il mondo, la camminata che non passa inosservata, occhiali da sole multi color super cool e borsello da padre italiano con famiglia. Tutto ciò accompagnato da sguardi ammiccanti e di apprezzamento con lingua di fuori per qualunque essere umano animato di sesso femminile, linguaggio forbito, irriverente e volgare come solo quelli laureati all’università della vita e della strada da perfetti cafoni riescono ad acquisire e una capacità di detronizzare i vip trattandoli come loro pari come nessuno finora ha saputo fare.

Un mix perfetto fatto di pochi e semplici elementi: una location da ricconi, i due caricatura del peggior italiano dentro di noi che va all’estero e dimentica di avere una reputazione, Vip che tra il serio ed il faceto si prestano senza freni e con disinvoltura e battute volgari, dirette, schiette e d’impatto che sorprende e coinvolge qualunque telespettatore compreso il plurilaureato, un Capo di Stato o un Dirigente. Tutto raccontato dalla voce calda di Francesco Pannofino.

Le risate sguaiate col cuore leggero e con la mente di chi si dice “non credo ai miei occhi e alle mie orecchie per quel che sto vedendo ed ascoltando” sono assicurate così come un tripudio di successo tra record di ascolti, di tweet e ricondivisioni anche a distanza di tempo.

A tal proposito, Pio e Amedeo hanno dichiarato: “Facciamo gli ignoranti per parlare agli ignoranti. Insegnare dall’alto, fare i professori non sempre dà la garanzia di essere ascoltato. Usare il linguaggio di chi certe cose le dice davvero, per strada, ogni giorno, può riuscire a far riflettere. È una scommessa”.

Ed è lasciando le buone maniere a casa, usando l’ignoranza, la volgarità, impersonando il trash, redendosi ridicoli e sdoganando i Vip, che Pio e Amedeo lanciano i loro personali messaggi.

Ad esempio, nella recente terza stagione, hanno parlato dell’omosessualità evidenziando che il limite è solo il pregiudizio personale, ci hanno mostrato la semplicità e la leggerezza di Chiara Ferragni e Fedez nonostante la prima sia la influencer più seguita ed apprezzata sul pianeta, ci hanno insegnato l’importanza del donare e ci hanno dimostrato in una chiave tutta loro e personalissima cosa è l’autismo.

“Emigratis”, quindi, è un programma ben fatto, altamente trash, da bollino rosso per l’assenza di politically correct con un pizzico di funzione educativa come solo Pio e Amedeo sono in grado di regalare.

Sandy Sciuto