Dice al capo che non può recarsi al lavoro perché si è reincarnato in Dio

Un ingegnere indiano ha ricevuto una nota di richiamo dal suo datore di lavoro in cui è accusato di essersi presentato solamente 16 volte negli ultimi 8 mesi e l’uomo ha risposto dichiarando di essere troppo occupato con faccende divine essendo la decima reincarnazione del dio Vishnu.

Rameshchandra Fefar sostiene di avere avuto il primo segnale del suo essere ‘divino’ nell’agosto del 1999. All’improvviso ha sentito il suo essere staccarsi dal suo corpo sentendosi riempire di divya anand – felicità divina – ma inizialmente non riusciva a capire cosa gli stesse succedendo. Poi sua moglie ha letto il suo oroscopo: diceva che sarebbe diventato un leader e sarebbe stato altamente intelligente.

Non facendoci troppo caso, l’uomo ha continuato ad andare a lavorare come al solito, ma con il tempo ha continuato ad avere esperienze simili anche in ufficio.

“Il 6 marzo 2010 ero al lavoro mentre ho sentito divampare in me il potere di Vishnu“, ha detto Rameshchandra. “Ho una connessione diretta con Dio e seguo il suo diktat. La mia aatma (anima) è diventata tutt’uno con la parmatma (l’anima suprema)”.

Ai suoi familiari però ha raccontato di tutto ciò solamente nel 2014, spiegando loro di essere la decima reincarnazione di Vishnu, il supremo dio indiano. Nonostante non siano in molti a credergli, lui è fermamente convinto di quanto dice e promette che prima o poi darà una prova inconfutabile del suo essere divino.

E al suo datore di lavoro ha risposto: “Sono la decima reincarnazione del dio Vishnu, Kalki. Sto facendo penitenza a casa entrando nella quinta dimensione per cambiare la coscienza globale. Non posso svolgere questo lavoro in ufficio, pertanto non vi rimarrò fisicamente presente”.

Quando qualcuno gli chiede se a causa della sua reincarnazione potrebbe perdere il lavoro, Rameshchandra dice che starà agli dei decidere cosa sarà meglio per lui, e che il lavoro non è importante, mentre il suo ruolo di Kalki, reincarnazione di Vishnu, sì.

redazione