Emanate le date per la Serie A 2019/2020. Addio al Boxing Day

Il Consiglio della Lega di Serie A, presieduto da Gaetano Miccichè, ha reso note le date per il campionato di Serie A per la stagione 2019/2020:

17 agosto o 23 dicembre o 4 gennaio – Supercoppa italiana

4 agosto – Inizio Coppa Italia

24-25 agosto 2019 – Inizio Serie A

8 settembre – Sosta per la Nazionale

13 ottobre – Sosta per la Nazionale

17 novembre – Sosta per la Nazionale

Dal 23 dicembre al 4 gennaio – Pausa invernale

29 marzo – Sosta per la Nazionale

13 maggio – Finale Coppa Italia

24 maggio 2020 – Fine Serie A

L’inizio del torneo, dunque, è posticipato di una settimana rispetto alla stagione 2018/2019, iniziata il 18 agosto 2018. Salta all’occhio, però, una novità: dopo solo un anno dalla reintroduzione, il Boxing day è stato cancellato, in quello che risulta un vero e proprio dietrofront da parte della Lega. Il Boxing day è una festività dei paesi che fanno parte del Commonwealth delle nazioni, tra cui l’Inghilterra, e si celebra il 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano. Un ruolo importante è ricoperto dallo sport: ogni disciplina, infatti, per celebrare la giornata, organizza importanti manifestazioni. La Premier League, la massima serie inglese, prevede un turno di campionato in occasione della ricorrenza, indipendentemente dal giorno della settimana.

Anche l’Italia ha visto, negli anni, un suo Boxing day, ma era dal 1971 che l’evento non toccava i campi di Serie A finché, nell’annata 2018/2019, è stato reintrodotto. Questa stagione, che ha visto grandi novità per il campionato italiano, come l’arrivo del fuoriclasse Cristiano Ronaldo alla Juventus, ha fatto parlare di sé sin dagli albori per il suo avvicinamento al campionato inglese, con la polemica a causa delle fasce di capitano tutte uguali per le squadre, altra regola introdotta sul modello britannico. L’idea della Lega era quella di istituire anche una giornata di campionato a Santo Stefano, con l’obiettivo di riempire gli stadi di famiglie.

Cristiano Ronaldo alla Juventus. Da www.gds.it

Dopo un solo anno, tuttavia, possiamo dire che l’esperimento è fallito. Una domanda sorge spontanea a questo punto: perché la Serie A deve necessariamente emulare i campionati esteri se poi i risultati non sono soddisfacenti? Come scriveva Manzoni ne Il cinque maggio, «ai posteri l’ardua sentenza».

Marco Nuzzo