Oggi Social Up ha incontrato Danilo Coppola, uno scrittore esordiente dell’hinterland milanese che ha voluto raccontarci la sua esperienza di scrittore. Danilo Coppola, impiegato, è uno scrittore del Sud, pugliese per la precisione, che non ha mai dimenticato la sua terra natale. Occasione unica per un incontro ravvicinato con le coste e le meraviglie pugliesi sono proprio i suoi libri. Ecco qui la sua storia.
Come è nata la passione per la scrittura?
La passione per la scrittura è nata dall’esigenza di comunicare la mia esperienza personale di vita agli altri al fine pedagogico, per evitare che si incorra negli stessi inevitabili errori. O semplicemente per spiegare come superare le difficoltà della vita di una generazione vissuta, lontana dagli allori del ’68 ma anche opportunamente orfana del disimpegno contemporaneo.
Quanto influisce il tuo luogo di origine, la Puglia, sulla tua narrativa?
Sono migrato nel milanese negli anni ’90, quindi la mia personalità e il mio umorismo erano già formati e risentono inevitabilmente dell’imprinting antropologico della mia terra…
Quando hai iniziato a scrivere romanzi, pensavi subito di dedicarti al genere giallo?
Inizialmente non pensavo di dedicarmi al giallo: questo genere è stato un espediente narrativo per spiegare con più semplicità la mia visione del mondo.
Vuoi descriverci da cosa nasce la figura del commissario Santoro, presente in “Al maresciallo piace la buona musica” e “Il tropico del maresciallo”?
Il maresciallo Santoro è un carabiniere e come tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine ha giurato fedeltà in primo luogo alla Costituzione. Non è un uomo di destra e sostiene che la ricerca della verità e della giustizia imponga un’equidistanza che, già di per sé, nell’ambiente militare, appare sospetta. Questo aspetto, la sofferenza cronica colitica, l’amore per la musica d’autore e per le buone letture, forniscono un quadro d’insieme spiazzante. Ed è il mix giusto per risolvere casi difficili con ironia e intelligenza.
Da quali letture nasce la tua esperienza letteraria?
I miei numi tutelari in letteratura sono Kerouac, Henry Miller e Bukowski. Nessun altro autore contemporaneo ha mai scritto con simili libertà espressive e lontananza dall’industria editoriale commerciale più becera che rende gli scrittori dei dipendenti dei propri editori.
Hai avuto l’occasione di presentare il tuo libro al Associazione Culturale Teatro sotto Lucernario di Milano. Hai avuto o avrai altre occasioni simili?
Sono stato invitato a presentare il mio libro presso l’ Associazione Culturale Metromondo, a Milano. Poi dopo l’estate, a settembre, presenterò il mio libro in Puglia, dove conto numerosi lettori che hanno letto i miei precedenti libri.
Stai già programmando di scrivere un altro romanzo?
Sto finendo un altro episodio che avrà come protagonista Santoro, ambientato a Milano, stavolta. E sto ultimando la stesura di un racconto lungo dedicato all’emarginazione dei nonni.
Seguite quindi Danilo sul suo canale YouTube e sulla sua pagina Facebook ufficiale. Racconti d’altro genere vi aspettano!