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Dal Governo segnali importanti: “Basta una minima risalita per istituire nuovamente il lockdown”

Il Governatore Fontana, ma all’unisono con tanti altri governatori è categorico nell’affermare, “Se i contagi da coronavirus dovessero ricominciare a crescere, saremo costretti a ritornare a una sorta di lockdown”. I governatori sono d’accordo a fare un passo indietro sul fronte delle riaperture se i numeri dei contagi tornano a salire. E annunciano: “Non è il momento della movida”. Un appello a cui si unisce anche il premier Giuseppe Conte che ringrazia tutti ma avverte: “Non è tutto finito. Attenzione o la curva risale”.  
Zaia, dal veneto esordisce “Uno spot con le regole da seguire agli ‘happy hour’, ma anche per far capire quali potrebbero essere le conseguenze se non si portano le mascherine e se non si evitano gli assembramenti”.
“Grazie a voi italiani, ma non è finita, chiariamolo, non è il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale”. Così il premier Giuseppe Conte ha risposto, lasciando il Senato, a un’anziana che lo ringraziava “a nome dell’Italia” per l’impegno di questi mesi. “Abbiamo tolto l’autocertificazione perché la curva era sotto controllo ma nessuno pensi che sono saltate le regole di precauzione”, ha aggiunto.  
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Purtroppo, sono in molti che a causa della grande voglia di seppellire questa brutta esperienza, grazie alla ripresa di molte attività, pensano che tutto sia finito, ma non è così. I virologi giocano a ping pong con le varie teorie sulla vitalità del virus, abbassata, mutata, che risente delle temperature più calde, ma i dati non sono azzerati, basta pensare alla Cina, all’America, paesi che pur in diverse fase epidemiologiche ancora affrontano la battaglia. La Cina, pare abbia una ripresa dei contagi spostando l’epicentro epidemiologico da Wuhan a Shulan, dove si registrano parecchi positivi, che non provenivano da viaggi all’estero o con appartenenza al settore sanitario, quindi senza esposizioni considerate a rischio. In America ed in Brasile il numero dei contagiati è alle stelle, purtroppo con altissimi numeri anche nei deceduti. Occorre massima prudenza, ricordiamoci che le tragedie arrivano sempre quando nessuno se lo aspetta, ma, questa volta, abbiamo la possibilità di decidere del nostro futuro, non occorre che i presidenti delle regioni, come ad un popolo di soli bambini, minaccino chiusure e restrizioni, manteniamo in atto le misure precauzionali ed evitiamo assembramenti, perchè non è ancora finita.
Alessandra Filippello