Da CO2 a metanolo: addio a gpl, diesel e benzina entro il 2026?

Entro 5 o 10 anni potremo dire addio a benzina, diesel e gpl come alimentatori per le nostre automobili? Forse la prospettiva risulta piuttosto ottimistica, ma comunque non troppo lontana dalla realtà, almeno stando a uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università della California del Sud e pubblicato sul Journal of The American Chemical Society che ha scoperto come l’anidride carbonica (CO2) possa essere convertita in metanolo seguendo un particolare e sofisticato processo di trasformazione. 

Lo studio in questione, in realtà, prevedeva un forte carattere ambientale, allo scopo di ridurre la quantità ingente di CO2 presente nell’ariaal fine di ridurre l’inquinamento. Durante le ricerche, lo studio ha dimostrato come sia possibile trasformare l’anidride carbonica in metanolo, che potrebbe pertanto essere impiegato come carburante per le nostre automobili e ridurre al tempo stesso il tasso di inquinamento presente nell’aria.

Attraverso un sofisticato processo di mutazione, i ricercatori hanno scoperto che è possibile effettuare questo tipo di conversione, riuscendo a trasformare il 79% di anidride carbonica impiegata durante uno dei numerosi test effettuati in una corrispondente quantità di metanolo.Per farlo, i ricercatori hanno spinto l’aria attraverso una soluzione liquida di pentatilenesammina con l’aggiunta di un catalizzatore finalizzato a sintetizzare l’idrogeno con l’anidride carbonica sotto pressione. Il processo è poi proseguito con il riscaldamento della soluzione emersa, che ha favorito la conversione del 79% di CO2 in metanolo. Per far ciò tuttavia servono temperature che variano tra i 125 e i 165 gradi Celsius.

Uno dei responsabili dello studio, il professore di chimica e direttore del Loker Hydrocarbon Research Institute della University of South California, Surya Prakash, c’è la necessità di “imparare a gestire il carbonio”. Il professore si rivela molto ottimista, affermando come questa soluzione rappresenti il futuro e che entro 5-10 anni il nuovo sistema potrebbe già essere messo in commercio.

redazione