Coronavirus, Conte: “più spostamenti, ma per la piena libertà dovremo ancora aspettare” e le novità per il mondo della scuola

Come anticipatovi già ieri in un articolo circa le indiscrezioni sulle prossime mosse del Governo, in un’intervista rilasciata dal Premier al giornale La Repubblica sono state confermate molte  delle iniziative già annunciate ieri.

Già domani, anticipa il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, inizieranno a riaprire i cantieri edili e una parte ingente quindi si rimetterà in moto, cosa che invece non accadrà per la scuola, che secondo le parole del premier non riapriranno prima di settembre.

Sempre Bonaccini afferma “Oggi bisogna decidere, non è più tempo di aspettare”, in vista della cabina di regia fissata per le 15 con il Governo. “Ci sono alcune questioni da decidere – ha detto – come la riapertura delle manifatture di interesse internazionale, come automotive, moda, ceramica. Le apriamo il 4 o già domani? Per aprire nuove attività produttive nessuna regione può fare da sola, senza un decreto nazionale, le Regioni possono restringere. Mancano poche ore a lunedì e le decisioni vanno prese perbene per poi comunicarle bene: mai come oggi si è capito quanto sia fondamentale comunicare bene”.

Le funzioni religiose ripartiranno anche loro rispettando le direttive sul distanziamento e comunque con prudenza per evitare mosse false che possano portare a una nuova devastante ondata di contagi.
Per gli spostamenti Conte afferma che il 4 maggio non deve essere inteso come un libera tutti, ma che per la piena libertà sarà necessario attendere ancora, sembra in via cautelativa e prudenziale.

Novità importanti anche per l’approvvigionamento privato degli strumenti di protezione individuale, infatti, stando sempre alle parole rilasciate nell’intervista dal premier, i prezzi delle mascherine saranno calmierati, così da poter evitare le speculazioni vergognose denunciate negli ultimi giorni dai consumatori che hanno pubblicato sui loro social scontrini che arrivavano anche a 120 euro per l’acquisto di due mascherine ffp3.

Come anticipato I bar e i ristoranti riapriranno dopo, in una comunicazione successiva a quella del 4 maggio e per il momento si sta pensando di supportare queste attività e non solo pensando a misure come l’eliminazione dell’IVA, mossa che è al vaglio di studi da parte del Governo e cosa non meno importante, secondo le parole del premier è che “stiamo però lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività da asporto e confidiamo di offrire a tutti gli operatori economici un orizzonte temporale chiaro, in modo da avere in anticipo tutte le necessarie informazioni e adottare per tempo le precauzioni utili a ripartire in condizioni di massima sicurezza”

Parole forti del Presidente Conte che afferma anche che “Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese”. Parole che non lasciano ad altre interpretazioni e che spiegano chiaramente che la volontà è quella di riaprire, ma allo stesso tempo di tutelare i cittadini e la loro salute non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto da quello sanitario.

Andrea Calabrò