coming out zio benny

“Coming out? Ma sono il più popolare della scuola!” Raccontalo a zio Benny

“Ciao zio Benny, sono Alfredo ed ho 16 anni. Anche se non ti seguo, sbircio sempre nel tuo ig e ti trovo così grintoso e fiero. Sono gay e non so come dirlo a chi mi circonda. Sono ben inserito nel mio mondo che ho paura di fare coming out. Gioco a calcio, ho tanti amici e tante ragazze che mi stanno dietro, sono abbastanza popolare e non vorrei distruggere tutto. Tu che cosa ne pensi? Faccio bene?”

Alfredo,
hai 16 anni. Lo so, chissà in quanti ti diranno che la tua è un’età meravigliosa. Io me li ricordo i miei 16 anni, così meravigliosi che ero in terapia. Sapevo da tempo che in me qualcosa era al di là delle aspettative di tutti e in me fremeva quella necessità di dirlo a tutti. In pratica volevo lanciarmi in guerra senza neppure un elmetto. Poi ho scoperto con gli anni che il più grande nemico di me stesso ero io, ma questa è un’altra storia.

Resta il fatto che tu hai 16 anni. Sei su quella linea di confine, ma ancora troppo sbarbato per essere adulto. Hai raggiunto una consapevolezza, mi hai scritto: “sono gay“.
Sei certo di ciò e la certezza è già mezza salvezza. Non ci sarà dunque bisogno di scriverti di sperimentare, di trovare la tua strada, ciò che ti soddisfa e ti fa sentire a casa. E’ già tanto sai? Mica è semplice mettersi lì a capire la propria sessualità.
Io, dovevo capirlo già da quel bacio che diedi ad un’amichetta delle medie che la mia passione era per gli ortaggi oblunghi!

Il tuo dramma è il coming out. Su questo non posso costringerti a fare nulla. Il coming out è una rivelazione personale che decidi di condividere con il mondo. Diventi per un giorno l’Annunziata. E’ il tuo Bar mitzvah. L’unico che può decidere il quando sei solo e soltanto tu, anche se, poi troverai sempre il genietto di turno che ti dirà: “Ma io l’avevo già capito!”. Sì, certo!

Sei inserito nel tuo contesto sociale e questa rivelazione al mondo ti spaventa. Hai paura di perdere la popolarità, i benefici che ciò comporta. Hai paura che da figo passeresti a sfigato. Ci sta, a 16 anni la “reputazione” è tutto. Quindi prenditi i tuoi tempi. Però… Alfredo c’è sempre un però… Il coming out con te stesso l’hai fatto e ciò è stupendo, non rendere questo momento una bugia eterna. Mi spiego meglio.

Non lasciare che il timore di perdere la tua “fama” ti spinga a vivere nella menzogna. Non lo meriti tu e non lo merita neppure chi ti è accanto e ti vuole bene. Tieni tutto per te, finché non sarai deciso, ma occhio a non tacere per sempre. Non diventarmi come quelli che si spacciano per “etero curiosi”. Curiosi loro, ma curiosi de che? Che sono iscritti all’albo degli appassionati di banana da quando hanno emesso il primo vagito!

Alfredo, il coming out posso solo dirti che è liberatorio, è il tuo momento di libertà, un atto d’amore per te stesso e per tutti coloro che hanno paura nel farlo. Ricordo che il momento in cui mi sentii finalmente libero di poter vivere la mia vita, fu proprio quando lo dissi alla mia famiglia. Certo con l’aiuto di un psicoterapeuta, ma questa è la mia storia.

Inizia a pensare a chi, nel gruppo delle tue tante conoscenze, è meritevole di sapere la verità. Pensa che vivere alla luce del sole è davvero meraviglioso e, solo allora, realmente potrai dirti popolare per ciò che sei. Scegli una manciata di persone e inizia da loro. Avrai dei fedelissimi, voglio sperare… o devo insegnarti l’Abc della popolarità?

Ma poi Alf, scusami, ma su tik tok vedo tutte ‘ste coppie de ragazzini tanto carucci con le big view… L’omofobia sta diventando un retaggio del passato.

Fammi sapere cosa deciderai di fare e scusa se ti rispondo adesso, ma volevo conservare il tuo messaggio per la settimana in cui cade la giornata dedicata al coming out.

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Benito Dell'Aquila