Com’è cambiata la casa degli italiani?

Le città e gli spazi in cui viviamo sono molto cambiati negli ultimi decenni, in linea con i ritmi e gli stili di vita moderni. La funzione della casa e, di conseguenza, la sua struttura sono mutati, come dimostra l’infografica di Man Casa, azianda che si occupa di arredamento e mobili salvaspazio. Ma andiamo per ordine e vediamo come sono cambiate le case degli italiani dagli anni ’50 ad oggi.

Ridimensioniamoci

La prima differenza fondamentale tra le case di ieri e quelle di oggi sta nelle dimensioni: molto più piccole le seconde rispetto alle prime. Questo ridimensionamento, però, non equivale ad un abbassamento dei prezzi per metro quadrato che anzi, in molti casi, sono più che raddoppiati.

Le stanze cambiano e comincia a svanire quella netta separazione, caratteristica delle case degli anni ’50, tra zona giorno, impeccabile, con il classico soggiorno di rappresentanza ben distinto dalla cucina, considerata, a sua volta, luogo di esclusiva preparazione dei pasti e di uso prevalente da parte delle donne, e zona notte, riservata rispetto al resto della casa e dove ritirarsi solo per dormire.

La rivoluzione degli spazi

Dagli Stati Uniti, in particolare da New York, dove nascono, arrivano i loft e gli open space. Infatti, tra gli anni ‘60 e ’70, molti spazi industriali e commerciali rimasti abbandonati venivano occupati da artisti e creativi a prezzi concorrenziali rispetto ad altre zone residenziali di Manhattan. Non ci sono pareti a dividere gli spazi della casa, ad esclusione solo del bagno.

I confini delle stanze diventano, dunque, sempre più sfumati rispetto al passato, i nuovi spazi si allontanano dal concetto classico di appartamento finché, negli anni ’80, un nuovo inquilino va ad abitare in tutte le case: il televisore a colori. Il soggiorno, allora, perde definitivamente la sua rigidità per diventare un ambiente comodo e accogliente, spesso con cucina a vista.

La protagonista assoluta della casa

Di questo passo, la zona giorno ha cambiato sempre più la propria funzione fino a diventare, oggi, il cuore pulsante della casa degli italiani. Occupa in media il 40-45% della casa e spesso si integra con la zona cucina dove non solo si prepara da mangiare, ma si chiacchiera, si studia, si gioca.

Un altro spazio che ha ritrovato una certa centralità è il bagno, non più solo stanza di servizio, ma luogo adibito alla cura della persona, anche se più piccolo rispetto al passato. A differenza di ieri, nelle case di oggi si cerca sempre di averne almeno due, per conciliare al meglio le esigenze e le tempistiche degli abitanti della casa.

Risparmiare? Anche!

Se acquistare una casa più piccola non corrisponde sempre ad avere un risparmio economico, per lo meno si avrà la possibilità di risparmiare sulle spese di gestione, oltre che sulla fatica nel mantenimento della casa e su tutti quei consumi che vanno inevitabilmente ad influire sull’ambiente.

redazione