Cocktail in busta, l’idea italiana che vale un milione di euro

Netflix, i Social media e la tv in streaming hanno cambiato completamente il nostro modo di vivere l’uscita con gli amici. Sempre più spesso ci si ritrova ad organizzare cene in casa, o a guardare insieme qualche episodio delle serie tv più in voga al momento. Insomma “Stare in casa is the new Uscire”. Si sta insieme, si spettegola di persone che non passeggiano di fronte a te ma scorrono nella home, Deliveroo consegna lo spaghetto allo scoglio cucinato nel ristorante preferito. Cosa manca?

Semplice, i cocktail.

Il problema però è che nella propria abitazione è difficile trovare tutti gli ingredienti che occorrono per la preparazione di un buon cocktail. È davvero improbabile infatti che tutti abbiano a casa della ginger beer per preparare il Moscow Mule, una bottiglia di Hendrick’s per un buon gin tonic oppure una bella piantina di menta fresca per preparare un sacrosanto Mojito. Ed è altrettanto improbabile che tutti sappiano come preparare un buon cocktail.

Ecco allora che interviene in soccorso delle serate in casa la startup italiana: NIO, l’acronimo di “Need ice only” ovvero: ha bisogno solo del ghiaccio. La loro idea è straordinaria: i cocktail vengono preparati da un esperto mixologist con ingredienti di ottima qualità e venduti utilizzando un packaging lineare ed essenziale simile alla confezione di un cd, facilmente smaltibile. Su di un lato l’apertura è tratteggiata e quello di cui hai bisogno per servirlo è soltanto un bicchiere abbastanza capiente e del ghiaccio.

In pochi secondi potrai gustare i 10 cl del cocktail che avrai scelto tra una vasta gamma.

Per ora quelli disponibili sono 10:

  • Daiquiri
  • Margarita
  • Gin Sour
  • Vodka Sour
  • Gimlet
  • Whiskey Sour
  • Negroni
  • Manhattan
  • Milano Torino
  • Boulevardier

Il prezzo è di 4,50 euro l’uno e sono acquistabili in monoporzione singoli oppure organizzati in box da 5 o da 10 pezzi sul sito ufficiale o su Amazon.

L’idea dei fondatori di NIO è quella di stravolgere la cultura del bere nel mondo:« Diventeranno un’alternativa alla bottiglia di vino portata a cena, all’amaro a fine pasto, alla birra a casa tra amici o anche semplicemente un regalo originale. In più, l’innovazione tecnologica studiata per il packaging supera le criticità di fragilità e peso del vetro, semplificandone il trasporto» annuncia Luca Quagliano, ideatore e co-fondatore di NIO Cocktails.

I cocktail di NIO inoltre si prestano benissimo alla vendita B2B, specialmente per il mondo della ristorazione e degli hotel. Infatti, sia per comodità che per qualità, il prodotto della startup italiana si presta benissimo per essere vendibile all’interno dei minibar nelle stanze degli hotel ma anche come dopo pasto in quei ristoranti che non posseggono un angolo bar; il tutto comporterebbe un risparmio sulla linea dei prodotti e sul personale impiegato.

La produzione di NIO è partita nel Novembre 2017 ed « in base alle vendite degli scorsi mesi e agli accordi che NIO sta andando a chiudere, la startup prevede di superare il milione di fatturato nel 2018» afferma la rivista Business Insider. Per quanto riguarda il futuro i fondatori sognano accordi con gli USA, ed in quel caso i fatturati sarebbero ancora più alti.

NIO si inserisce nel mercato del Drink Delivery assieme alla società omonima di Roma che consegna a domicilio fino a tarda notte il kit per preparare da sé cocktail, così come la statunitense Cocktail Courier che fornisce anche miscelatori, frutta fresca e succhi.

Indossate il vostro pigiama da unicorno acquistato su Amazon, ordinate la cena a domicilio, chiacchierate scrollando i profili, versate un Margarita NIO nelle tazze di GOT ma almeno gli amici, quelli non ordinateli dallo smartphone.

Aurora Erbì