Dal Giappone ecco la Coca Cola per fare la cacca

Sushi, sashimi, sakè, samurai, manga e fiori di ciliegio: se pensiamo al Giappone sono probabilmente queste le immagini che ci vengono immediatamente alla mente. Terra affascinante, il Giappone, dove l’antico e l’ultramoderno si incontrano e si scontrano proprio come Licia e Mirko del celebre manga di Kaoru Tada, “Kiss Me Licia”. Non c’è da sorprendersi, quindi, se accanto ai Samurai troveremo la scotola del mais tostato con la faccia di Nicholas Cage. E’ proprio in questo Paese e per questo popolo così adorabilmente curioso, che la Coca Cola ha deciso di lanciare il suo nuovo prodotto. Si tratta della Light Plus per fare la cacca.

la dolce bevanda non più così dolce, ma dai sentori agrumati, si ripromette di abbassare i livelli dei trigliceridi durante il pasto attraverso l’aggiunta di fibre insolubili. Per fare in modo che pezzi di crusca non soffochino o taglino l’esofago del povero giapponese dall’interno, l’azienda le ha trasformate in una specie di pastella che rende il tutto un po’ vischioso.

UNA BEVANDA SALUTARE

Le destrine contenute nelle fibre hanno il potere, se non si segue una corretta alimentazione e stile di vita, di scioglierti le budelle facendoti contorcere dal dolore finché non corri in bagno. Proprio per questo, il governo nipponico ha classificato la bevanda sotto la dicitura Healthy Drink, medaglia d’oro, riconoscimento che le ha permesso di diventare nel giro di un anno la terza bevanda più salutare del Giappone. Salutare sì, ma guai a farsi beccare in pubblico a sorseggiare allegramente la propria Coca Cola. E’, infatti, disdicevole per il popolo nipponico bere la propria Coca Cola davanti a tutti, piacere che, dunque, è riservato solo alla sfera privata. Piuttosto, meglio l’Harakiri!

UNA COCA COLA PER SENTIRSI “LIBERI”

Come sempre, niente mezze misure per i simpatici abitanti nipponici, pronti a bere un sacco di Coca Cola per liberare tutto in una volta. Dopotutto non hanno tempo per dormire, figuriamoci per fare la cacca. Attendiamo con ansia l’arrivo di questa meraviglia della multinazionale americana anche sui nostri scaffali, utile strumento per combattere in modo capitalista i piccoli e grandi problemi intestinali che affliggono il mondo.

Catiuscia Polzella