Chi è Winnie Harlow, la modella con la vitiligine

Winnie Harlow all’anagrafe Chantelle Brown-Young è nata a Toronto il 27 luglio 1994 da genitori con origini giamaicane e ha due sorelle.

La vitiligine le è stata diagnosticata a soli 4 anni, questa malattia non influisce sulle aspettative di vita ma nonostante ciò può avere gravi ripercussioni sullo stato psicologico della persona perché causa macchie sulla pelle di tutto il corpo, prive di pigmentazione per la mancanza di melanina.

Durante l’infanzia Winnie è stata vittima di bullismo, con commenti denigratori degli altri coetanei per la sua “diversità”. Arrivavano a chiamarla mucca o zebra e per queste ragioni cambiò frequentemente vari istituti fino a lasciare definitivamente gli studi all’età di 16 anni e passò un periodo davvero buio, meditò anche il suicidio.

Winnie Harlow e la carriera daTop Model

La futura top sapeva di essere bella e di avere tutto in regola a parte la sua pelle diversa e provò a contattare varie agenzie per entrare nel mondo della moda ma in tanti gli hanno chiuso le porte in faccia, sempre per la sua particolarità. Fino a quando nel 2014 viene notata sul suo profilo Instagram da Tyra Banks storica conduttrice di America’s Next Top Model che la volle a partecipare nel suo programma. Winnie Harlow non vinse ma arrivo comunque in finale.

Subito dopo venne contattata dal noto marchio di abbigliamento Disegual che la volle fortemente come testimonial. Cosi è arrivato il grande successo per la Harlow che divento richiestissima, fino a lavorare con storici brand come Swarovski , Volkswagen, Diesel.

Winnie Harlow non convenzionale e attivista

Popstar come Eminem e Beyonce la vogliono nei loro video proprio per la sua bellezza non convenzionale. Oggi oltre ad essere una modella Winnie o anche detta Lady coccinella è un’attivista e si batte proprio per il diritto di essere se stessi e contro il bullismo.

Oggi giorno il concetto del bello e del brutto è ormai superato e la bellezza è negli occhi di chi guarda. Winnie Harlow è un icona per tutte le donne perché ci insegna a amare le nostre “imperfezioni” e ci insegna che siamo tutte uniche.

redazione