Ce l’hai piccolo? Ecco perchè può essere un vantaggio!

L’invidia del pene è una cosa che devasta un uomo fin da quando è molto giovane. Già dai tempi delle medie, negli spogliatoi maschili si subiscono le angherie peggiori, con i compagni di scuola in piena tempesta ormonale e tu che ti senti tremendamente più piccolo degli altri. Le cose non migliorano da adulti, quando si decide che la doccia dopo il calcetto la si fa a casa, “perché tanto abito vicino” e, poi, “le docce sono sporche”.

Inoltre, si trovano le peggiori scuse con se stessi per compensare il proprio handicap fisico: “Quello che conta è la testa”, “Ci sono cose ben più importanti”, “L’importante è saperlo usare”. Non dovete soffrire così tanto e non date tutta questa importanza alla cosa: se vi può far star meglio, ci sarà sempre qualcuno che ce l’ha più piccolo del vostro. Ecco, la speranza che capiti nella vostra classe, nella vostra palestra, nel vostro spogliatoio, nella vostra piscina, non è molto elevata.

Ma tutto questo non deve scoraggiarvi.  L’equazione ce l’ha più grosso del mio, quindi è più bravo a letto, non trova conferme nella pratica. Prima di tutto perché, come dicono le ragazze bugiarde, “le dimensioni non contano”. In secondo luogo, uno che si vanta di essere bravo a letto perché glielo dicono tutte, è da prendere quantomeno con le pinze. Avete mai sentito una ragazza che vi dica che siete stati la peggior scopata che una figa possa temere? No, vero?

Inoltre, non sottovalutate i vantaggi nella vita di tutti i giorni. Un pene piccolo viaggia più comodo all’interno dei boxer, non si piega nelle mutande e vi avvantaggia nell’attività sportiva. Un esempio: prendete Clarence Seedorf, calciatore ex Milan famoso, anche, per le sue notevoli dimensioni. “Cazzo, ma questo in campo cammina invece di correre“, dicevano i tifosi. Il perché è facile da intuire.

La tesi che averlo piccolo può rappresentare un vantaggio è supportata anche da minuziosi calcoli numerici. Quando eravate neonati, il vostro piccolo membro era coccolato senza alcuna paura da mamme, nonne, zie, baby sitter, maestre d’asilo. Se pensate a quante donne ve l’hanno preso in mano nei primi quattro anni di vita e quante dopo, vi rendereste conto che difficilmente il dopo potrà prevalere. In questo senso, quindi, averlo piccolo e coccolone potrebbe rappresentare un vantaggio decisivo. Se voi crescete e lui no, potrebbe darsi che le meno attente, possibilmente non vostre parenti, possano non notare la differenza e continuare a prendersi cura di lui come se il tempo non fosse passato.

Insomma, ora che avete capito che averlo formato mini può anche essere qualcosa di cui andare fieri, il consiglio finale è quello di non farsi alcuna paranoia e vivere felici di ciò che la natura (non) vi ha dato. E fatevi la doccia dopo il calcetto insieme agli altri. I sedili delle vostre automobili vi ringrazieranno.

redazione