Durante la conferenza stampa tenutasi stamani all’Allianz Stadium, Gigi Buffon, in camicia bianca e giacca grigia, ha annunciato l’addio alla Juventus e alla Nazionale, ma non il ritiro dal calcio giocato.
Evidentemente emozionato e supportato da Andrea Agnelli, Presidente del football club bianco nero, Buffon ha dichiarato: “È una giornata per me particolare, ricca di emozioni, ma ci arrivo con tanta serenità, felicità e appagamento. Sentimenti figli di un percorso straordinario e bellissimo che ho avuto la fortuna di condividere con tante persone che mi hanno voluto bene. Per questo bene ho lottato e cercato di fare del mio meglio”.
Numeri alla mano, Gigi Buffon è il portiere più forte di tutti i tempi nonché il calciatore italiano che detiene il maggior numero di record in assoluto. Ha il maggior numero di presenze nella Nazionale di calcio dell’Italia. Insieme ad Antonio Carbajal e Lothar Matthäus ha partecipato a ben cinque edizioni dei Mondiali di calcio e insieme a Dejan Stanković ha vinto più volte la Supercoppa italiana. È il calciatore con più minuti giocati in Serie A con la maglia della Juventus e l’unico ad aver vinto con la stessa squadra, ossia la Juventus, il maggior numero di trofei.
I record non si esauriscono, però. Buffon è il portiere con più partite consecutive senza subire goal in Serie A e con più presenze nella storia della Seria A.
Il connubio avvenuto con la Juventus nel 2001 è stato fondamentale e fortunato. Come lo stesso ha riferito, Buffon ha avuto modo di crescere, di migliorarsi e di sfruttare il talento innato che lo ha reso una leggenda del calcio italiano ed internazionale.
L’addio definitivo alla società bianconera come giocatore arriverà solo sabato 19 maggio 2018 con l’ultima partita del Campionato di calcio contro il Verona. La Juventus, così, festeggerà l’ennesimo scudetto conquistato e saluterà il suo Capitano.
“Sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus e credo che sia il modo migliore per finire questa avventura. La mia paura era di arrivare alla fine di questa avventura con la Juve da sopportato o da giocatore che aveva fuso il motore, posso dire che non è così. E posso dire fino a 40 anni di aver potuto esprimere il mio meglio, di aver espresso in campo prestazioni degne del mio nome e della Juventus. Arrivo a questo saluto sereno e felice. Grazie alla Juventus, nel 2001 hanno preso un talento straordinario e se ora è diventato un campione è perché la Juve ha fatto sì che accadesse. Se a 40 anni sono ancora qui è solo merito della mentalità Juve. Questa filosofia l’ho fatta mia e la userò anche in futuro nel post calcio se dovesse servire”.
Prenderà il suo posto da portiere il ventisettenne Szczęsny e Chiellini sarà il nuovo Capitano della squadra.
Cosa riserverà il futuro?
Buffon deciderà fra sette giorni se continuare a giocare, ritirarsi, rimanere alla Juventus con un ruolo dirigenziale o dedicarsi ad altro.
Alla soglia dei 40 anni e dopo i rumors sul suo abbandono, Gigi Buffon ha ricevuto delle proposte allettanti sia dal Presidente Agnelli sia da club esteri.
In conferenza stampa ha commentato: “Per il futuro, sono un incosciente, non ho paura. Un po’ sì, ma una cosa giusta, moderata perché si prospetta cambio di vita e abitudini. Vivo di queste cose, vivo di questo. Togliermi da zona di comfort per misurarmi in avventure nuove che non conosco. Le sfide non mi hanno mai fatto paura ma mi hanno sempre stimolato. Giocare in Italia, magari al Genoa o al Parma? Non se ne parla, cose romanzate come un ritorno al Parma, ma niente di più”.
Il Capitano juventino in carica fino a sabato, quindi, se continuerà a giocare lo farà solo all’estero. Ad oggi pare vi siano stati contatti con Real Madrid, Paris Saint Germain e Liverpool su tutti.
In ballo c’è anche la proposta fatta da Andrea Agnelli sulla quale Buffon ha detto: “Che la Juve per me sia una famiglia è evidente, se un giorno dovessi essere considerato utile alla causa avrebbe la precedenza su tutto”.
Si parla pure di un ruolo in Figc o Fifa su cui Buffon ha commentato: “Sentire di certi interessamenti mi inorgoglisce, ma devo essere pronto a farlo nel migliore dei modi, sento forte il senso di responsabilità”.
E sulla Nazionale?
Buffon è stato categorico anche su questo versante: “Il 4 giugno non indosserò la maglia dell’Italia contro l’Olanda. Non ho bisogno di altri attestati di stima e affetto o celebrazioni varie. Le persone vanno rispettate e onorate se si pensa che abbiano valore quando sono vive e non quando sono morte”.
Per Gigi Buffon, il portiere più grande della storia del calcio italiano, lasciare la Juventus significa nuove sfide, nuove possibilità e nuove avventure.
Non stupisce che vi sia così tanto interesse attorno alla sua persona e al suo talento calcistico e, di certo, Buffon si troverà di fronte all’ennesimo bivio della sua vita come quando si è trovato tante volte a dover parare una palla nell’incertezza di farcela, regalando sogni e gioia ai tanti tifosi che hanno imparato a conoscerlo e a stimarlo.
Stavolta il Campione, per decidere la nuova direzione da dare alla sua vita dopo l’addio alla Juventus, si è preso sette giorni e chissà che non riuscirà ancora una volta stupirci!