Bologna: da oltreoceano arriva la “sciarpa sospesa”

Da qualche giorno, in alcune zone di Bologna, sono apparse delle sciarpe legate ad alberi e pali della luce.

“Dona una sciarpa”, iniziativa dei Guardian Angels,  non ha come intento quello di abbellire o adornare in qualche modo la città. Ha uno scopo ben preciso e di fortissimo valore.

Nata oltre oceano da un’idea di  Susan Huxley, di Easton, Pennsylvania, dà la possibilità ai senza tetto bisogni di un indumento caldo di trovarlo. Susan raccontò in un’intervista di aver notato dei bisognosi nel centro di accoglienza vicino casa sua che cercavano di coprirsi dal freddo. Portò loro dei vestiti, ma voleva fare qualcosa di più, qualcosa che gli desse la possibilità di poter scegliere, di rimanere “persone”.

Su ogni sciarpa viene appeso, dal gruppo di volontari che le realizza, un cartellino con su scritto “Prendi questa sciarpa, se hai freddo o se ti piace!”.

Come cantava Lucio Dalla “una famiglia vera e propria non ce l’ho, la mia casa è Piazza Grande”.

Le strade di Bologna hanno una forte presenza di homeless, in particolare modo in quartieri come San Donato e Navile. Lo sforzo dei volontari si sta concentrando proprio in queste zone.

Le sciarpe sospese donate possono aiutare molte persone durante questo lungo inverno ed il senso del gesto è veramente forte. In America l’iniziativa ha coinvolto moltissimi volontari, di tutte le età, che passano alcuni pomeriggi della settimana a lavorare braccio a braccio per creare qualcosa di utile e di veramente grande per tutta la comunità.
L’amministrazione Bolognese si auspica che questa “novità” possa non solo coinvolgere tutti i bolognesi, ma anche approdare in altre città italiane, creando una vera e propria catena della solidarietà.

Sharon Santarelli