Spiega alla fidanzata che non si deve aver paura delle armi: si spara alla tempia!

Sicuramente quando si tratta delle armi da fuoco gli incidenti sono all’ordine del giorno, ma quello che è accaduto nel 2014 ad Oakland ha del pazzesco: un 36enne rischia infatti di passare alla storia come una delle vittime più incoscienti. L’uomo era infatti deciso a convincere la sua fidanzata del fatto che non si deve aver paura delle armi “quando sono scariche”. La coppia, mandati nella loro stanza i tre figli della donna di 7, 10 e 12 anni, hanno preso le tre pistole dell’uomo, che era certo fossero scariche. Presa la prima, se l’è puntata alla testa pigiando il grilletto: click a vuoto. Lo stesso con la seconda. Quando ha premuto il grilletto della terza, però, è partito il colpo che era rimasto in canna: l’uomo si è così sparato alla tempia e ogni tentativo della donna di rianimarlo è stato vano: all’arrivo dei paramedici l’uomo era morto.  Più tardi il vicesceriffo Michael McCabe ha rivelato che l’uomo aveva bevuto: “Alcool e armi non sono due cose che è saggio mescolare” ha detto. Il vicesceriffo ha anche commentato incredulo: “Questa storia è unica. Gli incidenti succedono spesso. Ma non ho mai visto nessuno che abbia tentato di dimostrare come funzionano le armi puntandosele direttamente alla testa”. Proprio per questa ragione la morte dell’incauto uomo è stata archiviata come suicidio. Il vicesceriffo ha ammesso che gli incidenti con le armi avvengono con una certa regolarità, anche se non tutti sono mortali. Ma di persone ferite perché avevano dimenticato di avere un colpo in canna, gli Usa ne registrano varie decine al giorno. Pochi giorni fa c’è stato perfino un tecnico che stava tenendo un corso di sicurezza a Lancastar, in Ohio, per insegnare a un gruppo di 25 cittadini come pulire, caricare e usare le proprie armi, che ne ha accidentalmente scaricata una direttamente sul braccio di un membro del pubblico. I 25 stavano seguendo il corso sulla sicurezza, obbligatorio in Ohio, per avere il porto d’armi.

redazione