Sostenibilità e innovazione tessile: le parole chiave per lo sportswear di Be.Gin

Soprattutto fra i giovani c’è sempre una maggiore attenzione verso la sostenibilità, l’etica delle aziende e dei loro prodotti in termini di preferenze d’acquisto. 

La sostenibilità infatti per le aziende è un tema non caldo … rovente! Ci si batte a colpi di materiali sostenibili e con processi produttivi che rispettano i lavoratori. Se per le aziende la strada è ancora lunga, invece sembra che i consumatori siano già a buon punto in termini di consapevolezza. E per accontentarli sempre di più nasce quindi un nuovo modo di concepire la slow fashion. Nasce Be.Gin , brand di activewear sostenibile. 

Unendo il desiderio di trasmettere un lifestyle finalizzato alla cura della persona alla sostenibilità Be.Gin porta sul mercato capi sportivi e altamente performanti. Senza però dimenticare l’ambiente! Vi chiedete come sia possibile? Risponde l’innovazione tessile. 

I capi di Be.Gin sono infatti prodotti con un tessuto che si decompone in appena cinque anni. Pensate che invece un normale materiale sintetico ci mette almeno 50 anni. Senza considerare le innovative cuciture a quattro aghi che permettono un maggiore recupero del tessuto. 

Se pensate che sia finita qua non è così perchè Be.Gin propone ben tre linee diverse!

Be.Life

Be. Life punta sulla forza della biodegradabilità grazie alla tecnologia green performing 2.0 . Vi ricordate il tessuto che si decompone in cinque anni? I capi della selezione sono perfetti per attività di cardio, tennis, squash e moltissimi altri sport. 

Be.Eco

Be. Eco è invece una linea in econyl nella quale si cerca di dare nuova vita al tessuto. L’econyl è un tessuto infatti realizzato a partire dal recupero delle reti da pesca. Senza parlare del fatto che è un materiale adattissimo agli sport acquatici dal momento che garantisce una protezione solare +50. 

Be.Performance

Infine, c’è Be.Performance, la linea fatta per chi vuole eccellere: questa linea è stata creata pensando all’ottimizzazione della performance sportiva. Grazie all’unione del tessuto biodegradabile e di un poliestere riciclato certificato GRS (Global Recycle Standard), è nato un tessuto ibrido che dà vita a capi ad asciugatura rapida e alta compressione che permettono al muscolo di rimanere compatto e riscaldato durante tutta la sessione sportiva.

Insomma sembra proprio che il brand rappresenterà una svolta nel panorama dello sportswear Made in Italy. Questo grazie ai valori fondanti del marchio e la sua voglia di diventare un’eccellenza italiana con il lavoro e il supporto di artigiani locali.

Rebecca Bertolasi