Chat fiction app: un nuovo modo per leggere le storie

È arrivata la nuova frontiera dei racconti per la generazione Snapchat ed è la “Chat fiction app”, tra le quali Hooked è sicuramente la più popolare. Le statistiche provano che si leggono sempre meno libri. Ma questo non significa che non ci sia più interesse nel conoscere nuove storie. D’altra parte lo storytelling è diventato fondamentale nel marketing: le serie TV contano un pubblico sempre più vasto permeando nella quotidianità. Le storie piacciono ancora e appassionano sempre di più.

Per questo la coppia di programmatori Prerna Gupta e Parag Chordia – già autori del’applicazione Autorap – hanno deciso di cambiare lo stile di scrittura e di fruizione delle storie raccontandole come se fossero chattate. La storia così viene pian piano letta come si leggerebbe una conversazione whatsapp. Battuta su battuta, o in questo caso “hoots su hoots”, si spiega il racconto. Ma facciamo un passo indietro.

Nel 2015 i due programmatori hanno fiutato che la grande fetta di consumatori che comprende i ragazzi tra i 13-17 anni, la cosiddetta “generazione Snapchat”, non veniva incuriosita dal mercato della letteratura. Hanno creato così Hooked (ovvero “agganciato”, NdR) un’app gratuita scaricabile sia per IOS che per Android, nella quale si possono leggere delle storie sotto forma di chat. Ogni messaggio viene visualizzato quando si preme sullo schermo e quest’azione viene chiamata hoot. È possibile però leggere solo un certo numero di hoots in seguito ai quali ci sarà un tempo di attesa per poter continuare a scorrere la storia; oppure ci sarà la possibilità di acquistare un pacchetto per la lettura illimitata. Il catalogo comprende per lo più storie thriller. I numeri hanno poi espresso il successo di quest’app: Prerna Gupta racconta al sito Medium che nel primo anno, il 2015, l’80% dei lettori coprivano una fascia d’età tra i 13-17 anni ed erano ragazze degli Stati Uniti. Ora si registra una minore divisione per genere e un range d’età più ampio, compreso fra i 13 e i 35 anni. Inoltre l’app permette di registrarsi così da consentire anche agli utenti di inserire una propria storia, al fine di creare anche un certo coinvolgimento tra gli utenti che vengono chiamati e stimolati all’azione.

Inoltre vi riveleremo qualche trucco svelato nei vari forum: è possibile ingannare l’attesa degli hoots portando avanti l’orario del proprio smartphone; è anche possibile usufruire di una settimana gratuita e poi disattivare l’abbonamento semplicemente rimuovendo la spunta “abbonamento” dalle impostazioni delle app.

Ecco l’esempio di una storia che potete trovare in Hooked.

Ah no scusate: avete finito gli Hoots…

Aurora Erbì