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Anne-Marie supera la prova del “secondo disco” con il colorato Therapy

A distanza da 3 anni dal rilascio del suo album d’esordio Speak Your Mind, trainato da singoli certificati multiplatino come 2002, Alarm, Ciao Adios, Friends e Rockabye, la cantante inglese Anne-Marie, classe ‘91, è tornata con il suo secondo progetto discografico. Con Therapy, nome del disco che ha segnato il ritorno pop e colorato della cantante di Birthday, Anne-Marie ha voluto centrarsi principalmente sul processo di scrittura, creando un disco che avesse una maggiore coesione, e cercando di proporre allo stesso tempo del materiale originale e a suo dire “mai sentito prima“.

Dopo aver scaldato i suoi milioni di fan sparsi in tutto il mondo con singoli dal discreto successo come Birthday, Her (una dolce dedica d’amore a sua madre), Problems e la fresca collaborazione con Doja Cat To Be Young, nessuno dei quali è stato poi inserito nel progetto finale, Anne-Marie ha ufficialmente rilasciato il primo singolo di questo suo nuovo progetto. 

Il brano in questione, Don’t Play, cantato in collaborazione con due act d’eccezione al 100% british, KSI e Digital Farm Animals, è stato infatti l’apripista di questa nuova era musicale, ottenendo un buon successo in tutto il mondo, e soprattutto in patria, grazie anche al tema trattato e al video musicale che seguiva alla perfezione il significato del testo: un deciso avviso ad amici e partner di non giocare con il cuore della cantante, perché potrebbero lasciare delle ferite indelebili, di cui potrebbero perfino pentirsi. 

Seguendo la scia del successo generata da Don’t Play, in maniera anche inaspettata, Anne-Marie ha subito lanciato il secondo singolo ufficiale, avvalendosi anche questa volta di una collaborazione d’eccezione. Infatti, il singolo scelto è stato Our Song, cantato al fianco di Niall Horan, ex mebro dei One Direction.

Anche in questo caso sia la canzone che il video musicale hanno riscosso un soddisfacente successo, elevando così le proiezioni sulla possibile accoglienza del nuovo progetto della cantante, in quanto questi rispecchiavano in pieno i due principali generi musicali del disco: il “tipico” pop scanzonato, quello di Our Song, e un pop accompagnato da basi più provocanti e a tratti “coraggiose”, esattamente come in Don’t Play.

Ultima, ma non meno importante, è stata la pubblicazione del terzo singolo promozionale, Beautiful, una delle migliori canzoni di Therapy che, in una maniera perfettamente incalzante, lancia un messaggio di self-love importantissimo per la società del giorno d’oggi, piena di insicurezze e dal bisogno di accettarsi per quel che è realmente, per la sua vera essenza e non per i canoni imposti dalla società (raffigurata dallo specchio nella canzone).

Siamo belli?
Tutti noi?
Perché abbiamo qualcosa di naturale
Fa parte di noi

Sin dal primo ascolto Therapy ha dimostrato di possedere una grande e fedele coesione musicale, molto più di quanto lo fece Speak Your Mind ai suoi tempi, dimostrando inoltre l’importante trattamento di temi molto specifici: self-lovesolidarietà femminilerivincitadivertimento.

Tra le varie collaborazioni spicca anche il singolo ufficiale rilasciato insieme al disco, e accompagnato da uno spassoso video musicale, Kiss My (Uh Oh), cantato con le Little Mix, nella sua ormai formazioni ufficiale dopo l’abbandono di Jesy.

Top ?: x2, Don’t Play, Kiss My (Uh Oh), Beautiful, Therapy

Flop ?: Way Too Long (hit piacevole, ma non in linea con il resto del progetto)

Voto: 8.5/10

Marco Russano