“Modern Art”: il nuovo album di Nina Zilli profuma di modernità

Si chiama Maria Chiara Fraschetta e l’1 settembre è uscito il suo quarto album. Incalzante, frizzante e con quel tocco di elettro-pop a cui nessun artista di successo ultimamente sembra rinunciare, “Modern Art” promette già di balzare ai vertici delle classifiche nazionali. “Maria… chi?” – starete pensando – naturalmente, si tratta di lei: Nina Zilli. La voce black del panorama italiano, la piacentina dal gusto british che incanta gli amanti del soul e della musica nostrana.

A due anni e mezzo di distanza da “Frasi e Fumo”, Nina Zilli abbandona quell’atmosfera da bistrot in cui era istintivo ambientare il precedente album e si apre a melodie che la cantante definisce “urbane e tropicali”. Su un tappeto musicale reggae e rocksteady con sfumature elettroniche, basta chiudere gli occhi per ritrovarsi sulle spiagge di Kingston. Un disco radiofonico che, a differenza di “Frasi e Fumo”, non è solo per intenditori. La protagonista assoluta è sempre lei: la sua voce. Dodici tracce inaugurate con la canzone apripista che già sta spopolando: “Mi hai fatto fare tardi”. Proprio questo è il brano che la stessa cantante definisce un ponte tra la sua produzione vecchia e nuova, un percorso che poi arriva a un bivio netto con “Domani arriverà”. Il significato di un brano simile, in un album che profuma di modernità, è la critica alle routine della società social: “Lo so che moriresti senza internet” canta Nina che invece preferisce “guardare la luna brillare in città e perdersi tra gli alberi”, quindi tu “attaccati a sto wi-fi”.

“Spegni il cellulare” è proprio uno dei messaggi dell’album che non rinnega la tecnologia ma che invita ad accendere i pensieri e la vita, quella vera. Per i più romantici (o affetti da malinconia amorosa), non c’è da allarmarsi: nel nuovo album, infatti, non mancano pezzi sentimentali come “Notte di luglio”. Ma al centro di “Modern Art”, l’amore a due c’è solo in minima parte. Infatti, a conquistare la scena e i testi sono di gran lunga i rapporti tra le persone. Il quarto lavoro in studio di Nina Zilli, uscito sotto etichetta Universal, è stato composto tra Milano e la Giamaica. “Una terra meravigliosa, la mia seconda casa” la definisce la cantante. Ma nell’album, la cui uscita è stata pensata anche per vinile, non poteva di certo mancare la collaborazione con un altro big in fatto di tormentoni italiani: è J-Ax con cui canta “Butti giù”.

Insomma, “Modern Art” è un tuffo in acque nuove. Il prossimo step sarà il tour che partirà effettivamente – dopo l’antipasto del 13 ottobre a Crema – il giorno successivo a Cesena. Nina Zilli, con il Modern Art Tour, attraverserà lo Stivale cantando i successi più amati dai fan e le nuove scommesse da presentare al pubblico. D’altronde, sembra che qualsiasi cosa faccia, Nina Zilli sia capace di far parlare di sé. Ormai, è un personaggio più che una cantante pura. Dall’infanzia in Irlanda di tempo ne è passato: all’attivo ha esperienze come veejay e conduttrice, ha una laurea in Relazioni Pubbliche e nella sua carriera è stata candidata agli MTV Europe Music Awards, ai TRL Awards e ai Premi Videoclip Italiani. Last but not least – potremmo dire in onore della cantante bilingue – il ruolo da giudice in Italia’s Got Talent che l’ha fatta conoscere agli amanti dei reality.
Che lo troviate “fricchettone e sessantottino” o “una stanza da abitare”, di certo, “Modern Art” è un album tutto da ascoltare. Un mix di influenze musicali che non deludono e che confermano Nina Zilli una tra le cantanti della “nuova” generazione più amate dal pubblico italiano. “Vorrei capire perché non ti fermi mai, non riposi mai. Corri qua… corri là…” si chiede Nina nel brano “Il mio posto qual è”.

E allora, voi prendetevi un po’ di tempo e premete play. Riposate e ascoltate l’evoluzione della musica nostrana. Che ve ne pare?