Ancora una volta il Natale che ti aspetti

Come in ogni famiglia italiana che si rispetti, le vacanze natalizie rappresentano un momento di gioia, forse quello più atteso in assoluto, in cui ci si riunisce di solito a casa dei più anziani della tribù, passando infinite ore a fare ciò che si aspetta da mesi ormai: principalmente ingurgitare enormi quantità di cibo, parlare male degli assenti, ingraziarsi i presenti, accendere candele cercando di non incendiare improbabili centrotavola pieni di pigne e nastrini rossi, esclamare “Tombolaaa!!” dopo l’estrazione del primo numero, cercare di non perdere i pochi soldi che si è riusciti a risparmiare negli ultimi dodici mesi in vista dell’interminabile partita a carte con i nonni e gli zii più combattivi, cercare di sfuggire ai pizzicotti delle zie che, ahimè, erano mesi che non ti pizzicottavano le guanciotte da pargoletto che ti ritrovi, non curandosi di acne o barba, ed infine, tutta una serie svariata di attività legate da un unico filo rosso, tipicamente natalizio per l’appunto, che è il senso di immenso imbarazzo, a cui, ci dispiace dirlo, sfuggire è difficilissimo.

Per non parlare poi del momento dell’apertura dei regali: tutta quella carta piena di Babbi Natale sorridenti non basterà mai a nascondere lo sgomento disegnato sulla tua faccia nel momento in cui ti accorgi di avere tra le mani lo stesso pigiama che stringevi estasiato il dicembre scorso (di un altro colore per carità!), o la cinta di cuoio che – è proprio quella che mi serviva!! Grazie mille davvero! – ma che resterà chiusa nell’armadio per anni, insieme alle altre dieci cinture che hai accumulato tra compleanni e altri Natali passati, aspettando che ti si rompa quell’unica cintura che usi e che hai comprato quando eri bambino, perché ancora resiste immune allo scorrere del tempo, quasi a sbeffeggiare il  tuo amaro destino.

E tra i parenti percepisci lo stesso terrore misto a eccitazione…

Mostrare quanto in quel momento sia per te fondamentale avere tra le mani quel tale profumo nascosto in quelle confezioni di latta di colori che non si abbinano mai con il tuo arredamento e che non potrai nemmeno utilizzare come contenitore per chiavi, monetine, braccialetti o chissà cosa; o quella particolissima sciarpa grigia sintetica senza nemmeno uno straccio di lustrino decorativo, è veramente uno sforzo al limite del possibile, degno solo dei migliori attori del grande schermo.

A questo proposito ti chiederai se il Natale non sia piuttosto una tortura, l’unico modo che il mondo ha per punirti, dimostrandoti che no, non sei stato affatto buono nei mesi passati e che anche quest’anno ti meriti l’ennesima dose di Mamma ho perso l’aereo, ma sappi che non è affatto così, perché, parliamoci chiaro: niente si aspetta di più del Natale.

Sembra folle anche solo a dirsi, ma è sempre stato così e così sarà per sempre: il più bel Natale di sempre è esattamente quello che ti aspetti ogni singolo anno. E nel pacchetto è incluso proprio tutto: la dose di imbarazzo, gli auguri da ricambiare alla famiglia, i canditi da scartare con precisione chirurgica dal panettone, insomma, tutto ciò che credi di voler evitare, ma che in fondo continuerai a desiderare per tutto il resto della vita. Perché la magia del Natale è proprio questa: trasformare tutto ciò che ti circonda in qualcosa di magico e inaspettatamente meraviglioso.

Roberta Latorre