Le creazioni dei migliori stilisti di Naba aprono la seconda giornata di Altaroma, la rinomata settimana dedicata all’haute couture della capitale. Presso il Guido Reni District, nasce un turbinio eclettico di moda, design e sperimentazione. Naba infatti celebra i progetti e le vedute sperimentali dei suoi migliori artisti emergenti con “The best of Naba”. Roma per Naba è anche una nuova scommessa: l’accademia ha recentemente attivato una nuova sede qui, che aprirà le sue porte ai futuri studenti il 20 febbraio per gli Open Days.
Colore, identità e oriente che bussa. Queste le parole chiave della sfilata di venerdì 24.
Giacomo Baraldi
I primi modelli a salire in passerella sono quelli di Giacomo Baraldi, caratterizzati da un forte uso del colore e un uso-abuso di tasche applicate. Cappotti trasparenti con mini-bag ai polsini, piumini e pantaloni in tessuto sintetico brillano di puro fascino streetwear.
Yixuan Wang
Segue la moda donna di Yixuan Wang, con giacchini a primo fianco neri lucidi e colletti ampi e lavorati a mano. Ampi pantaloni di seta a fantasia macchia di colore si abbinano a magliettine con ruches e voluminose spalline in uno stile trendy ma non scontato. Pezzo forte della capsule: Giacca sartoriale con chiusura a bottone fantasia “facce” su sfondo rosa.
Lin Xin
Lin Xin scatena la platea di Altaroma con forme tondeggianti che lasciano a bocca aperta: su uno sfondo marmoreo appare un abito costituito da un’ampia gonna trapuntata con orlo smerlato e asimmetrico. L’abito continua con un sottogonna in strati di tulle pieghettato, stretti in vita da una fascia dello stesso tessuto chiusa in un fiocco che termina la gonna e lascia lo spazio ad un aderente top di pizzo viola a maniche lunghe che copre spalle, collo e testa della modella fino alla fronte, come un guanto.
Edoardo Guttadauro
Edoardo Guttadauro, quarto talento a sfilare sulla passerella del Guido Reni Fashion District racconta un mondo fatto di patchwork creativo: i suoi modelli a piedi scalzi indossano capispalla in morbida lana intrecciata a mano e pelli lucide marroni. Tasche oversize applicate a contrasto gialle o rosa completano il look.
Eva Fiorucci
Tanto rosa e divertimento per Eva Fiorucci, che propone una donna bambina e spensierata: pantaloni e maglietta coordinata in intreccio all’uncinetto sfilano accanto ad un cappotto fino ai piedi senza maniche rosa shocking trapuntato con filo giallo neon, calze a rete e leggins con applicazioni a pon pon sotto giacche quadro ci fanno dire: sì!
Ning Wan
Gli opposti si attraggono nella visione di Ning Wan, eccellenza Naba: lucida pelle marrone si accosta a morbidissime piume bianche creando un effetto molto scenografico. La pelle terra di siena drappeggiata e voluminosa è accostata ad un turchese brillante.
Lorenzo Seghezzi
Fantasie di contrapposizione tra maschile e femminile per Lorenzo Seghezzi. Pantaloni arabeggianti beige decorati con stecche arancioni continuano in un corpetto steccato fino a sotto il busto, da dove parte una maglia di jersey trasparente con stampato lo slogan: queer revolution. Un mix di punk, street e queer con un tocco di oriente. Well done!
Jessica Selvi
Jessica Selvi gioca con umorismo ambivalente sul tema della cura. Ai piedi delle modelle crocs con suola di legno rendono pesante il passo delle modelle, che hanno anche il volto coperto da copricapi coprenti simil carta o da bandane monocromatiche.
In uno scenario pieno di stilisti orientali, quando la collezione di Alessandro della Cella è comparsa ci siamo chiesti: ma si saranno sbagliati? Il suo profondo legame con la cultura asiatica è evidente dai tagli a kimono dei suoi capi sdrammatizzati da un patchwork di tessuti e fantasie.
Manuel Capozzi
Chiude la sfilata Manuel Capozzi. Appare il primo modello e Altaroma ammutolisce. Un abito bianco aderente a maniche lunghe si modella a forma di pancione da donna incinta sul busto ma spiazza tutti: la pancia è cava all’interno. Il forte legame tra maternità e tecnologia è fortemente percettibile nella sfilata di Capozzi, che shocka ad ogni uscita. La collezione “The empty screen of life” è ispirata a CONTEMPORARY di Federico Clapis.