Alla scoperta del Betting Exchange

Il Betting Exchange è una particolare tipologia di scommessa che sta riscuotendo di anno in anno sempre più successo. Le differenze col betting tradizionale sono nette e di seguito ci soffermeremo su tutte le peculiarità facenti parte di tale mondo. Ad oggi sono solo tre i siti di Betting Exchange presenti nel Belpaese: Betfair, Betflag e Betpoint, tutti operatori con regolare licenza AAMS.

Cos’è il Betting Exchange

Il Betting Exchange, definito anche “Punta e Banca”, sta radaicalmente rivoluzionando il modo di intendere le scommesse sportive. Rispetto al betting tradizionale, che pone le fondamenta sul binomio scommettitore vs bookmaker, nell’exchange il binomio preponderante è quello tra scommettitore e scommettitore. 

Come sottolineato dall’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, il ruolo del bookmaker è quello di semplice intermediario che fornisce la piattaforma all’interno della quale i tipster comprano e vendono le quote legate ai vari eventi in palinsesto. Da questo punto di vista le analogie con la borsa sono evidenti e non è un caso che si parli di “borsa delle scommesse” quando si fa riferimento a tale fenomeno. 

Come funziona il Betting Exchange

Per comprendere appieno i meccanismi di tale tipologia di tipologia di scommessa (presente in Italia dal 7 aprile 2014) è necessario fornire un’infarinatura completa dei termini più in voga nell’Exchange. Da questo punto di vista è opportuno partire dai concetti di puntata e bancata.

Puntata: pronosticare l’esito di un determinato mercato
Bancare: scommettere contro un determinato esito

Puntare nel Betting Exchange equivale a pronosticare un mercato di un determinato evento. Ad esempio: se scelgo di puntare sul segno 1 di Juventus-Inter, decido di scommettere sulla vittoria della Juventus; nulla di diverso dal betting tradizionale se non fosse che la quota può essere stabilita dal tipster e deve essere accettata (abbinata) da un altro scommettitore.
Le differenze con le scommesse classiche diventano ancor più evidenti se si sceglie bancare un determinato segno. Poniamo il caso che decida di bancare il segno 1 di Juventus-Inter. In questo caso sto letteralmente scommettendo contro la vittoria della Juve. In poche parole la mia scommessa exchange sarà vincente se la partita dovesse terminare col segno X o col segno 2. Quando si banca una scommessa in modalità Exchange è necessario inserire all’interno del riquadro “scommessa di punta” l’importo che si vuole vincere. Una volta inserita la cifra, il bookmaker rivelerà in basso (accanto alla voce “rischio”) l’importo da investire per abbinare la scommessa (far si che la scommessa sia accettata). Se la bancata si rivelerà vincente si otterrà l’importo inserito nel riquadro “scommessa di punta”; altrimenti si perderà l’importo indicato dal bookmaker alla voce rischio.

A differenza del betting tradizionale, dove c’è una singola quota per ogni tipologia di mercato, nell’Exchange possono esserci più quote per un singolo segno. Questo perché le quote sono stabilite dagli scommettitori e non dal bookmaker. Al di sotto di ogni quota, inoltre, è presente un valore economico. Tale cifra indica l’ammontare delle scommesse abbinate per quella quota, ossia la somma complessiva investita dai tipster per quel mercato. Come anticipato in alto, una scommessa exchange sarà refertata solo in caso di abbinamento, ossia accettazione da parte di un altro tipster.

I vantaggi dell’Exchange

Il vantaggio principale del Betting Exchange è quello di poter usufruire del servizio cashout, ossia la funzionalità che consente al tipster di uscire anzitempo dal mercato generando un profitto prima che la partita termini o limitando i danni di una possibile perdita. Poniamo un esempio concreto: supponiamo di puntare sul segno over 3,5 di Juve-Inter. Dopo 5 minuti il match si sblocca a favore dei nerazzurri. A quel punto la quota relativa all’over 3,5 subirà un calo, poiché in virtù del gol siglato le possibilità di assistere ad altre reti nel prosieguo del match sono più elevate. In virtù di ciò – usufruendo del servizio cashout – si avrà la possibilità di generare un piccolo profitto dopo soli 5 minuti.
Tra gli svantaggi, quello di non poter piazzare giocate antepost. Ad esempio non si può scommettere sul trionfo in Champions di una determinata squadra.

Quali bookmaker hanno il Punta e Banca?

Come anticipato, ad oggi sono solo tre le piattaforme exchange presenti in Italia. Parliamo di Betfair, di fatto l’operatore che ha lanciato per primo tale tipologia di scommessa nel lontano 2002. Dopo l’enorme successo riscosso all’estero e in particolar modo nel Regno Unito, nel 2014 il bookmaker decise di proporre il Punta e Banca anche In Italia. A far compagnia all’operatore britannico ci sono Betflag e Betpoint. Tutti i bookmaker in questione presentano offerte di benvenuto ad hoc sul mondo exchange. 

redazione