A Pavia si sperimenta l’opzione del “super plasma” per sconfiggere il coronavirus

Direttamente dal policlinico di Pavia, parte la sperimentazione della plasma terapia,ovvero prelevare il plasma dai soggetti guariti dal Covid 19 ed inocularlo ai soggetti malati che presentano maggiori difficoltà di guarigione.
L’uso del cosiddetto plasma iper-immune è una terapia molto vecchia: sfrutta la possibilità di usare gli anticorpi presenti nel plasma dei pazienti convalescenti. Anche se non è la soluzione del problema, è un ulteriore aiuto nel cercare di combattere il Covid-19. Il plasma convalescente umano infatti potrebbe diventare un’opzione sia per la prevenzione e sia per il trattamento della malattia”, spiega Raffaele Bruno, direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Matteo di Pavia.
Primi donatori di sangue sono stati due medici di Pieve Porto Morone (Pavia), marito e moglie, primi casi di contagio da Covid-19 in provincia di Pavia e ormai completatamene guariti.  
Le prime procedure sono state realizzate nei giorni scorsi, 5 al San Matteo e 4 all’ospedale di Mantova, che ha condiviso il protocollo con il Policlinico di Pavia. Sembra che l’esito sia stato positivo, anche se per il momento non sono stati forniti dati ufficiali. Prima di affermare la validità di questa terapia, servono numeri significativi. 
La delegazione dei medici cinesi provenienti da Wuhan, hanno espresso parere positivo nei confronti della tecnica che prevede l’infusione del plasma dei soggetti guariti dal Covid, nei pazienti attualmente gravemente ammalati, anche nelle corsie cinesi, la sperimentazione di questa tecnica, su un campione di 1000 malati gravi, ha dato ottimi risultati di guarigione.
Per questo il Policlinico di Pavia ha lanciato un appello ai pazienti guariti dal coronavirus dopo essere stati ricoverati in ospedale (compresi quelli provenienti dal Lodigiano e dal Cremonese), perché potrebbero diventare tutti donatori di plasma.  

Chi è guarito dal covid-19 e vuole donare il sangue può telefonare in ospedale al numero 0382/503086. Per stabilire la guarigione, e di conseguenza la possibilità di donare, sono necessari due tamponi negativi consecutivi effettuati nel giro di 24 ore.

redazione