A molti in quarantena è passata la voglia di uscire, cosa è cambiato

Se le prime settimane di quarantena sono state caratterizzate da una generale frenesia e voglia di uscire di casa, ora molte persone stanno sperimentando la sensazione opposta: meno escono, meno vogliono farlo. Perchè? Cosa è cambiato?

Durante i primi tempi probabilmente il nostro desiderio di uscire di casa era dovuto al fatto che ci è stato imposto di non farlo. Dover rimanere chiusi in casa per molte persone però è un problema. Uscire ci costringe a non pensare ai nostri problemi  e più in generale a rincorrere una migliore versione di noi stessi. Inizialmente mancano i normali movimenti, le situazioni che se prima della quarantena sembravano gesti scontati, come uscire di casa, ora mancano come l’aria.

Ma perché ora alcune persone non vogliono uscire di casa? In condizioni normali, e quindi non in casi di depressione ecc., voler stare in casa è normale. Pulire, cucinare, stare un po’ di più a letto alla mattina, anche solo gironzolare senza meta tra le camere è giusto e perfettamente comprensibile. In questo caso però non si sta parlando di una generale condizione di apatia, cioè del voler stare in casa senza uno scopo preciso, ma del piacere nel farlo.

In Finlandia e negli USA si sta diffondendo un vero e proprio stile di vita chiamato rispettivamente Kalsarikannit e Nesting, complice ovviamente la quarantena che impone di stare in casa obbligandoci a rinunciare alla vita sociale. Almeno per il momento.

Apparentemente si tratterebbe dell’arte di non far nulla, ma stare in casa ci permettere di dedicarci a noi stessi, ai nostri hobby e alla famiglia. È proprio per questi motivi che alcune persone amano stare in casa anche ora. Questi però non sono gli unici motivi, ce ne possono essere anche di molto più profondi.

Laura Guaglio, psicologa e psicoterapeuta, infatti spiega che questa condizione di disagio può essere legata al fatto che una condizione prima sentita come normale ora viene vista come inadeguata. Uscendo di casa infatti ci rendiamo conto di come la città e i nostri normali riferimenti siano cambiati. 

È comprensibile quindi il timore di uscire di casa ad oggi, anche per le persone più equilibrate emotivamente. Le sensazioni negative legate a questa condizione svaniranno naturalmente una volta finita, ovviamente se dovessero continuare sarà il caso di consultare un medico competente.

Rebecca Bertolasi