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A breve il nuovo Dpcm del Governo: nuove importanti restrizioni

Passi indietro per quanto riguarda le misure precauzionali anti covid, nonostante le dure critiche da parte di qualche governatore, il governo non ha dubbi e riprende molte delle restrizioni in vigore durante la fase uno della pandemia.  Lo schema pensato nel nuovo Dpcm è simile a quello in vigore nel corso della Fase 1, quando il premier firmava i decreti e le Regioni potevano emettere soltanto provvedimenti più rigorosi, mai deroghe rispetto alle misure nazionali. Una decisione che, però, si scontrerebbe col volere dei governatori, come dimostra la reazione del presidente della Liguria, Giovanni Toti: “Riterrei intollerabile togliere poteri alle Regioni all’indomani della rinnovata fiducia alla maggior parte dei governatori che hanno gestito emergenza Covid. Sarebbe un vero e proprio esproprio democratico”.  Con ogni probabilità il nuovo Dpcm, sarà varato mercoledì dopo il passaggio di martedì in Parlamento. Inoltre, il governo è intenzionato a impedire alle Regioni di poter emettere ordinanze meno restrittive rispetto alla linea imposta da Palazzo Chigi. Il governo è pronto a imporre in tutta Italia l’obbligo di mascherine anche all’aperto, come già accade in diverse Regioni. La misura è ritenuta necessaria per impedire contatti troppo stretti all’uscita delle scuole, ma anche fuori dai locali pubblici. Rimane intanto in vigore il divieto di assembramento, così come la volontà di intensificare i controlli.Tra le norme proposte nel nuovo Dpcm sembra trovare spazio il contingentamento delle feste private. Massimo 200 persone, dunque, per i party che seguono cerimonie come matrimoni e battesimi, ma anche sugli incontri conviviali si sta pensando ad una stretta quantomeno sui controlli. Rimane il divieto di ballo. Il governo ha infine intenzione di anticipare alle 23 (o al massimo a mezzanotte) l’orario di chiusura dei locali come bar e ristoranti. Ma questa norma sarà discussa coi governatori per non incidere in maniera ancora più forte su un settore già in crisi economica.

Alessandra Filippello