Cibo e beneficenza: Ramsay alle prese con la tanto odiata pizza hawaiana

Alzi la mano chi quando va in pizzeria ordina una pizza hawaiana. Bel nome, ma leggiamo gli ingredienti: base margherita e ananas sciroppato e prosciutto cotto. Ogni volta che qualcuno la ordina un pizzaiolo degno di questo nome viene colto da un malore. Pertanto a te che piace ordinare questa pizza, sì solidale decidi di levare quell’ananas dalla pizza e salva la vita a centinaia di pizzaioli. La condanna definitiva alla pizza all’ananas oltre che dal popolo italiano, questa volta è arrivata dal celebre chef Gordon Ramsay che qualche mese fa scrisse un tweet (“Sulla pizza, l’ananas non va messo”) scatenando un putiferio tra i sostenitori di Ramsay e gli amanti di questa pizza. Ma non si è fermato qui, a giugno ha pubblicato su Instagram una scommessa a fondo benefico “Se arriviamo a 500 donazioni nelle prossime 48 ore, mangerò questa maledetta e schifosa pizza con l’ANANAS in un Live di Facebook. Non dimenticate, la donazione vi offre anche la possibilità di essere estratti nel mio concorso VVIP per l’evento #theFword. Donate SUBITO!”.

E quando un personaggio del calibro di Ramsay si espone per un’iniziativa benefica di certo i responsi positivi non possono essere che tanti. La sfida lanciata dal celebre chef scozzese ha sin da subito attratto i suoi di fan, così Gordon Ramsay è stato travolto da un’ondata di solidarietà andando oltre le 500 donazioni, i cui proventi andranno alla “Gordon and Tana Ramsay Foundation“, una fondazione a sostegno dell’ospedale per bambini “Great Ormond Street”, una delle eccellenze mondiali nella cura degli infanti. Nella foto di Instagram lo vediamo mentre estrae dal forno una pizza all’ananas con aria abbattuta, unendo il suo inimitabile humor ad  un gesto caritatevole che potrebbe fare la differenza nella vita di qualche bambino.

Il giorno dell’incontro tra Ramsay e la pizza hawaiana è giunto e tutto è stato documentato da una LIVE Facebook esilarante. La reazione è riassunta dallo chef in queste parole «E’ un errore, una tragedia italiana. Con questi ingredienti  si può fare un ottimo dessert, ma non una pizza».  Non solo lo chef l’ha bocciata, ma poi è ricorso ad un collutorio per cancellare dalla sua bocca il terribile sapore. E ci sentiamo di dire: come dargli torto?

Umberto Palazzo