Fin ora abbiamo parlato di luoghi infestati dove avvengono fenomeni paranormali. Ma non tutti sanno che nel mondo abbiamo almeno 7 università in cui avvengono fenomeni paranormali ed, eventualmente, si studiano questi fenomeni.
Perché no? In fondo sono sempre università!
STANFORD UNIVERSITY
Questa università è una delle prime al mondo in materia di paranormale. Tale argomento viene trattato dal lontano 1911, anno in cui il professor Coover condusse i primi esperimenti, a partire dal cucchiaio Bender (in inglese: piegatrice) e dalla capacità di piegare il ferro con la forza del pensiero.
DUKE UNIVERSITY
Nel 1935 in questa università, dopo una lezione tenuta sulla possibilità di parlare con i morti, si decide di fondare una vera e propria disciplina in grado di studiare queste percezioni sensoriali e approfondire questo argomento.
PRINCETON UNIVERSITY
In questa università dal 1967 si studia e si prende in considerazione il fenomeno della reincarnazione. Sono presenti molti laboratori dove tale fenomeno viene studiato
UNIVERSITY OF ARIZONA
In questa università sono stati creati due principali programmi di ricerca. Entrambi mirano alla scoperta e all’eventuale possibilità di sopravvivenza alla morte fisica da parte della mente umana. Il progetto viene chiamato SOPHIA
UNIVERSITY OF CALIFORNIA
Per circa 10 anni questa università è stata luogo di esperimenti su telepatia, chiaroveggenza e paranormale in generale. Oggi però, per cause non ancora definite, tali ricerche sono state sospese “dall’alto”.
CORNELL UNIVERSITY
Una delle università più interessanti in questo ambito. Si sono avviati studi sulla ricognizione che hanno messo in gioco circa 1000 persone dando risultati estremamente positivi. Secondo gli attuali studi, grazie al pensiero retroattivo sarebbe possibile prevedere eventi futuri.
UNIVERSITY OF LONDON
Una delle università più interessanti. Vi è mai capitato di pensare a qualcuno e di ricevere poco dopo una sua telefonata? Bene in questa università si studia questo fenomeno. Si tratta di coincidenze o di telepatia? Lo scopriremo tra qualche anno se gli studi promettono bene come ora!
