“#IostoconHiguain”: giù le mani dal Pipita dai piedi d’oro

Al grido “#iostoconHiguain“, ecco i toni di una protesta che vede coinvolti i tifosi partenopei dopo la pesante squalifica di 4 giornate inflitta al Pipita, dopo l’espulsione e la successiva reazione rimediata in campo a Udine. Il gesto irriguardoso del bomber argentino nei confronti dell’arbitro e degli avversari è stato, dunque, così valutato dal “giudice dei giudici” Tosel: una giornata per la doppia ammonizione e altre tre per la condotta poco sportiva.

E così, una città intera si schiera dalla parte del proprio condottiere, dalla parte di colui che ha tenuto alto il nome e l’onore di una squadra e di un popolo che davvero ha sperato e sognato la conquista del tricolore. Il lungo stop deciso dal giudice sportivo ha scatenato la protesta sul web: Twitter e Facebook pullulano di hashatag e gruppi che gridano allo scandalo e si lamentano per una presunta disparità di trattamento rispetto al caso Bonucci, anch’egli vittima di un eccessiva veemenza nelle proteste conto il giudice di gara Rizzoli nel derby della Mole.

Attraverso i social network, i tifosi napoletani stanno radunando le truppe per combattere contro un sistema che, dal loro punto di vista, sembra penalizzarli e mostrare, ancora una volta, una certa sudditanza alla “Vecchia Signora“. Organizzati nel gruppo Facebook “No Higuain, no pay tv”, i tifosi stanno sovraccaricando i call center di Mediaset Premium e Sky per disdire il loro abbonamento.  Lo spettacolo della Serie A, dopo le decisioni di Tosel, secondo alcuni sarebbe diventato “una farsa”, e la conseguenza è quest’atto di disobbedienza civile che nelle ultime ore raccoglie sempre più proseliti, con tanto di linee guida per la “disdetta perfetta” da stampare e condividere.

Ma la protesta non si ferma sul web. C’è, infatti, chi accosta le 4 giornate di squalifica alle 4 giornate di Napoli, quando la città lottò per liberarsi dai tedeschi. Domenica in 40mila saranno al San Paolo per sostenere la squadra, la società ed il capocannoniere Higuain, indossando la maschera dell’attacante o la sua maglia numero 9 per gridare ancora più forte allo scandalo. Napoli si mobilita addirittura con un falsh mob in Piazza Plebiscito, dove i tifosi si incontreranno, accompagnati dalla note “Un giorno all’improvviso“. Una protesta pacifica, ma solidale nei confronti del Pepita e della squadra azzurra.

Ma a protestare non sono solo i tifosi: con il tweet “Si reagisce ma le cose devono essere uguali per tutti, senza favorire nessuno”, anche la mamma dell’argentino, la signora Nancy, prende le parti di suo figlio. E sul web insorgono anche intellettuali come lo scrittore Maurizio De Giovanni, Massimo Moratti o l’ex governatore della Regione Campania Antonio Bassolino che loda semplicemente l’attaccante: ” Oltre a sbagliare Higuain ha saputo segnare, combattere, piangere”. C’è chi come il Movimento Neoborbonico, va oltre, avviando iniziative legali per tutela il Napoli, i giocatori e la tifoseria. 

Forti del supporto dei propri sostenitori, la società partenopea ha deciso di presentare ricorso per ridurre a due o tre giornate la squalifica del giocatore e per riavere Mister Sarri in panchina almeno nella gara contro il Verona. Intanto, il mondo bianconero resta in silenzio di fronte alle reazioni napoletane, considerate solo l’ennesimo attacco gratuito contro la loro società.

A 7 giornate dalla fine, il campionato di Seria A continua a far discutere e a sorprendere. Dopo un inizio incerto, la Juventus si riconferma la più forte squadra del calcio italiano e al Napoli, nonostante i grandi risultati, resta solo uno strettissimo secondo posto. Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime partite e come la tifoseria azzurra, con quell’ironia tipica del popolo partenopeo, saprà dare voce ad una città che vuole tornare ad essere il faro luminoso di un calcio, ormai da tempo, è in declino.