Viaggia con noi nell’Età di Mezzo! Mastri birrai dal Medioevo

Ecco come veniva prodotta la birra nel Medioevo. Qualche piccola informazione da sapere sulla storia di una delle bevande più amate al mondo.

La tradizione della birra è una cosa seria. Così seria che non si sa nemmeno quando ha avuto origine: è sempre esistita e ha allietato i pasti da generazioni. Veniva prodotto sin dall’Età Antica e abbiamo tracce della sua produzione in Mesopotamia e nell’Antico Egitto. A Roma, invece, veniva preferito di gran lunga il vino, come nella maggior parte dei paesi mediterranei. Questo non ha impedito alla birra di diffondersi in tutta Europa, a partire dai paesi del Nord e dell’Est.

Nel Medioevo, il vino rimaneva una bevanda d’élite mentre la birra era a disposizione soprattutto delle classi più povere. Ma perché era così apprezzata la birra nel Medioevo? Si può dire che spesso e volentieri si era costretti a bere birra. Avete capito bene: la gente povera poteva essere costretta a bere birra in sostituzione dell’acqua perché non sempre l’acqua era potabile. La purezza dell’acqua non era affatto scontata come si pensa, allora: era tramite l’acqua che si trasmettevano malattie e infezioni come il colera.

La birra, come quasi tutte le bevande alcoliche, doveva essere bollita, quindi sterilizzata durante la produzione. Inoltre, l’apporto calorico era molto alto e nei paesi freddi, dove il pane lo si guadagnava sfondandosi la schiena nei campi, un boccale di birra ogni tanto faceva soltanto bene. Certo è che però non tutto è rosa e fiori: a lungo andare, la birra poteva rovinare la salute.

Un medico senese, Aldobrandino, ha descritto quelli che sono gli effetti collaterali della birra nel Medioevo, che in fondo, si avvicinano un po’ alle nostre condizioni di abuso. Fra questi troviamo denti marci, alito pestilenziale e mal di pancia. Ciononostante, lo stesso Aldobrandino riconosce alcune qualità positive della birra: “Ha la proprietà di facilitare la minzione e rende le carni bianche e lisce”. In fondo, un vero toccasana, esclusi i rutti puzzolenti…

Il Medioevo ha rappresentato una tappa fondamentale per la birra. Veniva prodotta soprattutto nei monasteri e proprio da qui iniziò il processo di aromatizzazione con il luppolo, almeno a partire dal IX secolo, in piena età carolingia. Prima di tale data, la birra veniva aromatizzata con una miscela di spezie che non garantiva una lunga conservazione, detta gruit.

La progressiva introduzione del luppolo nella produzione di birra nel Medioevo non solo ha permesso di apportare migliorie alla birra: vennero istituite nel tardo medioevo, in Inghilterra e Germania, delle leggi che imponevano l’utilizzo del luppolo e si riorganizzò l’intero sistema di produzione, aumentando il numero degli inservienti deputati al lavoro.

Andrea Colore