Vans x Van Gogh Museum: l’essenza di Van Gogh tutta da indossare

Il connubio arte e moda continua ad essere presente, sottolineato dalla nascita di nuove collaborazioni che vedono questi due mondi sfiorarsi e abbracciarsi l’un l’altro. Uno dei brand californiani di scarpe da skateboard più celebri, Vans, ha appena lanciato la sua ultima collaborazione con una delle istituzioni culturali più importanti d’Olanda: il Van Gogh Museum di Amsterdam. La collaborazione, uscita sotto forma di capsule collection, prevede una grande vastità di scarpe, felpe, giacche, cappellini da baseball e zainetti caratterizzati da stampe riprese dai quadri più celebri dell’omonimo pittore olandese.

Le opere riprodotte ed inserite sulla tela dei prodotti Vans sono: Il teschio (1887), Fiori di Mandorlo (1890), I girasoli (1889), Vecchia vigna con contadina (1890) e Autoritratto (1887-1888). Non manca anche un modello ispirato ad una delle lettere manoscritte per il fratello Theo.

Insomma, la vera essenza di Van Gogh tutta da indossare.

 

L’amministratore delegato del Van Gogh Museum, Adriaan Dönszelmann, afferma infatti: «Siamo molto contenti della collaborazione con Vans, in quanto legata alla nostra missione di rendere la vita e il lavoro di Vincent van Gogh accessibili a quante più persone possibile, per arricchirle e ispirarle. Unendo le opere di Van Gogh con gli iconici modelli Vans, la nostra collaborazione porta l’arte di Vincent “Off The Wall” ad un nuovo pubblico rispetto a quello del museo».

Vans x Van Gogh Museum è infatti già disponibile a partire dal 3 agosto in alcuni store selezionati, sul sito Vans e anche nello store interno del museo olandese, permettendo agli appassionati d’arte e del brand di poter acquistare i modelli subito dopo aver ammirato le opere del pittore conservate all’interno dell’istituzione museale.

Sicuramente, l’amore per uno dei pittori più celebri dell’arte post- impressionista e la qualità dei tessuti e del prodotto Vans, renderanno possibile un grande esito per la collezione, portando i guadagni alle stelle. Proprio in vista di questo successo, il museo ha deciso di utilizzare ed investire una parte del ricavato dalla vendita alla conservazione del lascito e della collezione d’arte Vincent Van Gogh, per poter garantirne alle generazioni future l’accessibilità.

I più tradizionalisti, si ritengono contro l’utilizzo del materiale artistico e pittorico come fonte di guadagno e di commercializzazione, proprio perché in qualche modo, l’unicità e la vera essenza delle opere vengono intaccate da un valore commerciale accessibile a tutti i consumatori. Altri, invece ritengono che sia una giusta via per poter inserire la storia dell’arte all’interno del nostro stile di vita ed ancorarla ancora di più al nostro quotidiano, permettendoci di poterne usufruire anche mediante il nostro abbigliamento, per poter ridefinire la nostra identità. I pareri sono tanti, e spesso discordanti, ma sicuramente l’unione tra settore moda e arte non può che rafforzarne la potenza e la magia di entrambi.


Valentina Brini