Un giovane che è rimasto in coma per quasi quattro anni dopo che il suo sandwich è stato avvelenato da un collega è purtroppo deceduto in questi giorni.
Il 26enne si è ammalato nell’estate del 2016 dopo aver terminato il suo turno in un’azienda di ferramenta tedesca ed è stato portato in ospedale perchè non riusciva a smettere di vomitare e si teneva in piedi con difficoltà a causa dei numerosi dolori.
L’allora 23enne identificato con il nome di Nick N è presto scivolato in coma e ha subito gravi danni al cervello. La causa del suo improvviso declino è stata in seguito identificata come avvelenamento da mercurio.
I medici si erano resi conto che Nick aveva ingerito piombo acetato e mercurio, ma per anni nessuno riuscì a capire come avrebbe potuto entrare in contatto con la tossina mortale – fino a quando altri due collaboratori della fabbrica si sono ammalati in circostanze simili.
Il caso è venuto alla luce nel 2018, dopo che un collega della società ARI Armaturen, nella città di Schloss Holte-Stukenbrock, nella Germania nord-occidentale, ha notato una polvere bianca sul pane durante la sua pausa pranzo.
Le telecamere di videosorveglianza che sono state successivamente installate sul posto di lavoro, hanno catturato il sospetto – chiamato Klaus O, di 57 anni che spargeva la sostanza sui panini dei colleghi.
I test fatti in seguito sulle sostanze le hanno identificate come acetato di piombo e mercurio, entrambe sostanze quasi insipide che, se ingerite, possono causare gravi danni agli organi. Ulteriori ricerche a casa di Klaus O hanno scoperto numerose riserve di mercurio, piombo e cadmio.
La polizia sta indagando adesso su 21 decessi dopo l’ennesimo caso di avvelenamento.
Klaus O, ha lavorato per 38 anni nella “letale” azienda ed è stato condannato per tentato omicidio e lesioni personali su tre colleghi, dopo che altri due colleghi hanno subito danni ai reni. In seguito alle indagini è stato poi condannato all’ergastolo.
Giovedì 9 gennaio, il pubblico ministero Veit Walter ha dichiarato che un nuovo processo potrebbe essere imposto dalla Corte suprema tedesca ora che una delle vittime ha perso la vita, riferisce BBC News.
Tuttavia, il caso è tutt’altro che chiuso in quanto Nick N è ora almeno il 22esimo dipendente dell’ARI Armaturen ad essere morto prima di raggiungere l’età della pensione negli ultimi 20 anni – sollevando il timore che Klaus O, avrebbe potuto avvelenare persone già da quando arrivato in azienda ben 38 anni fa, ha dichiarato il procuratore Moritz Kutkuhn al Washington Post.
Kutkuhn ha dichiarato: “era decisamente sospetto che ci fossero 21 morti in quella azienda”, che erano morti di cancro o di attacchi di cuore, dicendo che era “allarmante” che tutti avessero problemi di salute.
L’anno scorso, la polizia di Bielefeld ha iniziato a riesumare i corpi dei colleghi defunti per indagare sulla presenza di veleno nei loro resti, con le autorità che ritengono che potrebbe essere stato causato da avvelenamento da metalli pesanti.
Attualmente Kutkuhn ha affermato che l’avvelenamento è stato escluso in nove casi, mentre 12 sono ancora sotto inchiesta.