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Torneremo a viaggiare: alla scoperta di Orvieto

È davvero difficile non potersi spostare in questo duro periodo, specialmente perché le meraviglie offerte dal territorio italiano, da nord a sud, sono davvero tante. Ma, non temete, presto riprenderemo a viaggiare alla scoperta delle bellezze della nostra penisola. Per ora leggete i nostri articoli come promemoria, e perché no, per appuntarvi nella lista dei desideri le mete più o meno conosciute, ma di certo speciali, che ogni settimana vi faremo scoprire.

Stavolta facciamo tappa ad Orvieto, tra le cittadine umbre più suggestive per la sua posizione a guardia del mondo dall’alto di una rupe. Spicca ovunque il tufo delle case, che si confonde col paesaggio e rende tutto più cupo, ma anche meno triste.

Perché Orvieto è un museo a cielo aperto, una località slow della provincia di Terni che è proiettata al futuro senza smarrire con fierezza la consapevolezza di un passato medievale che, tra le mura ancora si respira, e si ammira.

Orvieto guarda avanti perché ha compreso pienamente l’idea di turismo che oggi sempre di più accomuna tanti visitatori: il desiderio di fuggire dal caos delle grandi città per rilassarsi, tra slow food e “slow vivere”, per citare un’albergatrice intervistata nel video sottostante.

Quali sono i monumenti principali della cittadina di origine etrusca?

ROCCA ALBORNOZIANA

Voluta dal cardinale Albornoz nel 1364, oggi è uno dei molteplici giardini pubblici che rendono di questi tempi autunnali la città ancora più affascinante e spettrale.

POZZO DI SAN PATRIZIO

L’opera ingegneristico-architettonica del ‘500 è di Antonio da Sangallo il Giovane e presenta una singolare struttura cilindrica a doppia elica.

Pozzo di San Patrizio

 

IL DUOMO

La prima pietra venne posta proprio oggi: tanti auguri, quindi, alla cattedrale di Orvieto, che nacque proprio il 13 Novembre 1290. Con l’arrivo di Lorenzo Maitani in città nel 1308 la chiesa cambiò volto, divenendo gotica come ancora oggi si presenta maestosamente a chi la osserva da fuori, o a chi, più ragionevolmente, decide anche di entrarci per una visita: tra sculture e dipinti, illuminerà i vostri occhi specialmente la cappella di San Brizio. Interamente dipinta, è un’esplosione di colori di affreschi realizzati dal Signorelli e dal Beato Angelico nel Rinascimento. La forma è singolare: si presenta come una sfera in cui tutti i punti hanno lo stesso valore attorno al fulcro rappresentato dall’uomo-spettatore.

Cappella di San Brizio

 

MUSEO EMILIO GRECO

Dedicato al celebre scultore catanese del Novecento, conserva opere donate dall’artista alla città: s’apprezza ulteriormente il valore del corpo femminile, la sua pura bellezza e leggiadria, tra stasi e movimenti, e si consente a tutti, anche a chi ha difficoltà motorie, di girare senza barriere.

Scultura di Emilio Greco

 

SANT’ANDREA

Seconda chiesa più importante della località, l’edificio conserva ancora l’imponente torre medievale dodecagonale ed è il luogo in cui Papa Innocenzo III bandì la quarta Crociata.

Per dirla alla maniera del giornalista Davide Rampello, andate ad Orvieto non come turisti, ma come ospiti!

P.S.- Per ulteriori approfondimenti guardate il video-documentario della città in basso, realizzato dal sottoscritto come, del resto, le fotografie.

 

Christian Liguori