Theodore Robert Bundy – La glaciale confessione di un serial killer sulla sedia elettrica

Chi ha investigato su di lui ha sempre pensato che Tea avesse iniziato ad uccidere presto, all’età di 14 anni.  La sua prima vittima sarebbe stata una bambina di 8 anni. Lui ha sempre negato questo omicidio. Ma prima di sedersi sulla sedia elettrica nella camera della morte della prigione della Florida in cui era detenuto, Bundy aveva confessato una trentina di delitti.

Anche in questo caso, come in molti altri di serial killer, gli inquirenti pensavano che le vittime fossero probabilmente di più, una quarantina, o addirittura, diceva qualcuno, un centinaio.

La sua biografa, Ann Rule lo descriveva così: “Un sociopatico sadico che prova piacere nel fare male alle sue vittime, che vuole averne il controllo fino alla morte e anche oltre”. Tra il 1974 e il 1978, Tea Bundy ha ucciso in sette stati degli Usa. Ha rapito, violentato e assassinato giovani donne. In alcuni casi ne ha anche profanato il cadavere.

Si presentava come un uomo dalle maniere gentili, attento alla conversazione con la sua preda. Una volta che aveva ottenuto la fiducia, il gioco era facile. Scaltro e dal sangue di ghiaccio, Bundy era riuscito a scappare due volte all’arresto, con rocambolesche fughe, prima di essere definitivamente catturato nel 1978 in Florida.

redazione