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“Talent as a service”: il di Cosmico che connette i freelancer alle aziende

Lo smart working, termine entrato ormai in voga nel vocabolario, sembra essere ormai una pratica sempre più diffusa tra le aziende che lo adottano parzialmente o in toto per i propri dipendenti in tutta la Penisola. Nonostante questa pratica sia diventata ora molto diffusa, c’è chi lo smart working già lo pratica da anni, destreggiando il proprio tempo tra casa e lavoro: si tratta della figura del freelance, che una volta deciso di mettersi in proprio, ha dovuto imparare negli anni a fare i conti con task, meeting online e tempo libero. Instaurare nuove collaborazioni non è però sempre facile e in loro aiuto arriva Cosmico (wearecosmico.com), startup nata a Febbraio 2020, pochi giorni prima della pandemia, che punta a connettere i talenti del mondo digital con le più grandi aziende, agenzie, società di consulenza e startup internazionali.

La storia di Flaviano

Talent as a service: il talento visto come un servizio e un bene prezioso. E’ questo il motto della startup, che evidenzia l’importanza che viene data al proprio portfolio di freelance digital, a supporto delle aziende e dei propri progetti. Tra i talenti di Cosmico c’è Flaviano Arbia, UI Designer di 32 anni. Il suo lavoro, tra le professione più richieste nel mondo digital, consiste nella progettazione di interfacce digitali (sia web che applicazioni mobile) concentrandosi sia sull’esperienza visiva che sull’usabilità del prodotto. Flaviano entra nel mondo del lavoro come Graphic Designer già dopo l’università: la maggior parte dei clienti aveva necessità di una figura di riferimento che si occupasse a 360° della parte Visual del progetto. Lo UI Design unisce infatti tante competenze, che vanno dalla progettazione di una User Experience basata sullo studio del target di utenti di riferimento e sui loro comportamenti, passando alla tipografia allo studio di griglie di impaginazione, alla semiotica dei colori e ovviamente alla progettazione di un visual accattivante.

Passando dalla realizzazione di concept grafici e video alla progettazione vera e propria e al Design di un prodotto digitale, Flaviano si innamora di questo lavoro, lasciando l’agenzia per cui lavorava e prendendo la coraggiosa decisione di mettersi in proprio. Prima di conoscere Cosmico però, trovare un cliente era ovviamente la parte più difficile della vita da freelance: inizialmente tra amici e poi piano piano con le prime startup, ciò che trainava questo mercato era sicuramente il passaparola. Nonostante le ore perse quindi nel ruolo di commerciale di se stesso, destreggiandosi tra fatture, inseguimento di pagamenti, ricerca di nuovi progetti ed effettivi task da svolgere, Flaviano riesce ad avviare importanti collaborazioni, lavorando con sempre più aziende.

 Con Cosmico, finalmente la svolta: grazie alla startup, Flaviano è riuscito invece ad instaurare fin da subito collaborazioni con aziende leader in Italia e all’estero in maniera sempre più facile e veloce, partecipando a progetti stimolanti e riuscendo a mettere in pratica il modus operandi che si è costruito in tanti anni di esperienza in smart working. Il valore delle persone è infatti al centro dell’attenzione di Cosmico: la startup studia accuratamente il portfolio dei professionisti, associando il profilo più adatto ad ogni progetto aziendale di riferimento e, ove richiesto, crea anche team di sviluppo ad hoc, mettendo a disposizione anche una figura di coordinamento con cui interfacciarsi.

 Lo smart working e il lockdown

 Avendo lavorato quasi per tutta la sua vita in smart working, il lockdown non è stata sicuramente una novità per Flaviano, che ha dovuto fare i conti con una grande novità nella sua routine quotidiana: la nascita della sua prima figlia, Zoe. “All’improvviso mi sono ritrovato a destreggiarmi tra call e pannolini, dividendo il tempo tra lavoro e famiglia e supportando attivamente mia moglie nelle attività quotidiane. Il lavoro è continuato senza imprevisti e, anche grazie a Cosmico, ho avuto la possibilità di stare insieme alla sua famiglia tutto il giorno, godendomi interamente i bellissimi momenti della vita di mia figlia, senza più perdere tempo tra fatture, amministrazione e ricerca di nuovi clienti.” – racconta Flaviano.

Creare un ambiente separato in casa, una zona protetta adibita solamente all’ufficio, è la cosa che sicuramente può aiutare di più in questa prospettiva: molte call ancora avvengono con la figlia che canta e interviene disturbando la conferenza, ma fortunatamente, in un lavoro di squadra, ci si aiuta a vicenda e con la moglie, con cui riesce a dividersi tra lavoro e la bambina. Anche per Cosmico il lockdown non ha fatto che rafforzare in realtà il successo del progetto, che ha visto i protagonisti del mondo del lavoro sempre più alla ricerca di nuove chance per lavorare in smart working e, più recentemente, in south working, senza quindi dover abbandonare la propria casa per un appartamento nelle grandi città.

redazione