Ecco perché i cosplayer ci fanno sentire delle persone normali

Come ogni anno, a Lucca, tra fine ottobre e inizio novembre, si svolge il “Lucca Comics & Games” e ovviamente di certo noi non potevamo farcelo scappare! Da amanti e super appassionati di serie tv, fumetti, manga e molto altro era finalmente giunta anche per noi l’ora del fatidico battesimo di fuoco, così siamo riusciti a far visita all’evento che richiama annualmente tutti i migliori (o peggiori, in base ai punti di vista…) nerd dello stivale (e non solo).

Dopo una notte insonne (insonnia misto sveglia ore 4:30) partiamo per Lucca con tanto di zaino vuoto, salvo che per un panino/pranzo (che poi è diventato “panino/colazione”) e tanta speranza (questa l’abbiamo copiata da Paolo Giordano). Arrivati a Lucca iniziamo a girovagare per i vari stand in cerca di fumetti e film-zozzerie e subito ci imbattiamo in una grande novità: i Cosplay! A tal proposito ci siamo quindi chiesti: cosa spinge una persona a ricoprirsi di 15 kg di pelliccia per somigliare a Pikachu quando fuori ci sono 50 gradi all’ombra? Ovviamente non ne abbiamo la più pallida idea! Ma l’esistenza di questi epigoni masochisti e nerd ci ha fatti sentire dannatamente… normali.

Tra tutti i cosplay che erano presenti alcuni ci hanno colpito/traumatizzato in modo particolare; uno di questi era quello di Italian Spiderman, protagonista di un omonimo filmaccio (presto su queste pagine) che eravamo convinti apprezzassero in pochi (forse noi e un’altra decina di disperati).

Altra categoria di Cosplay che ci ha lasciati molto perplessi sono stati gli uomini travestiti da personaggi “donna”; oltre ad una Sailor Moon con una barba che avrebbe fatto impallidire persino Matusalemme, senza dubbio meritano menzione questi tre amici dall’ascella pezzata, travestiti come le tre sorelle protagoniste di “Occhi di gatto”, che risultano parecchio inquietanti, probabilmente per delle tette orripilanti ed una barba (appunto) palesemente da mercoledì anche se era venerdì.

Infine c’erano i cosplay da premio, perché ci vuole molto genio e molta fantasia per arrivare a partorire delle idee del genere! Il possente THORrent, dio nordico del tuono, del combattimento e del download illegale.

Tuttavia il vero genio si è palesato nella giornata di venerdì. Conoscete “Attack on Titan”? Se non lo conoscete non stiamo qui a spiegarvi che figata sia e di cosa si tratti, ma per capire in pieno questo genio (applicato all’inutilità) vi basti sapere che i protagonisti girano con molte lame intercambiabili per spade, e che queste lame sono affilatissime; ma sappiamo tutti che esiste solo una lama che è sempre affilata, anche se provi a tagliare un martello, del marmo o una scarpa!

Detto ciò, anche se non vi sentite abbastanza “nerd”, andate al Lucca Comics perché è una figata immensa! Sia chiaro… c’erano costumi perfetti dietro ai quali si celavano 2-3 mesi di lavoro da sociopatici, ma mentre li osservavamo, all’ovvio “Ma perché?”, ci frullava in testa un’altra conclusione: pazzoidi del genere servono a far sentire normali quelli come noi, quelli che passano le notti davanti allo schermo del pc che trasmette serie tv sub-ita, quelli che aspettano l’uscita di un fumetto con tutte le loro forze, quelli che citano film e personaggi di fantasia in continuazione, ma non si travestono perché “E’ troppo persino per me!”.

Non possiamo fare altro che ringraziare questi folli: dopo il Lucca Comics ci sentiamo meno soli.

redazione