Stefania Sugarfree e “Il Metodo GoGirl”: ecco la regina del workout al femminile!

Allenarsi da casa, insieme, sfruttando al massimo i vantaggi di essere una community numerosa e tutta al femminile: questi sono gli ingredienti che hanno reso popolare Stefania Susca, meglio nota come Stefania Sugarfree, una delle fitness coach più in vista che grazie ai suoi 127mila follower su Instagram è diventata un vero e proprio punto di riferimento per quel che riguarda il workout al femminile, permettendo di allenarsi da remoto, sempre al massimo livello d’efficacia.

Dopo un tour estivo di successo, con allenamenti dal vivo in tutta Italia, Stefania Sugarfree sbarca anche in libreria con “Il metodo GoGirl”, edito da Red Edizioni. Il volume scritto dalla fitness coach, disponibile nei digital store e in tutte le librerie dal 22 settembre, contiene i pilastri del metodo che hanno reso la community privata GoGirl una delle più importanti in Italia.

Noi di SocialUp abbiamo fatto due chiacchiere con Stefania per farci raccontare qualcosa in più sul suo percorso e sul Metodo GoGirl! Venite con noi.

Ciao Stefania, hai creato una community al femminile per poter trasmettere l’importanza di mettersi in forma e stare bene a 360 gradi. Come è nata la tua passione per lo sport?

La mia passione per lo sport è nata per puro caso. Ho sempre vissuto in un contesto che incentivava lo sport, i miei genitori hanno sempre spronato me e mio fratello a praticare almeno uno sport. Ma la passione per lo sport è un’altra cosa. Nel mio caso è nata quando ho iniziato a seguire un certo tipo di alimentazione e quando a fine allenamento sentivo una scarica di endorfine e percepivo concretamente che stavo facendo del gran bene al mio corpo e soprattutto alla mia testa. Lo sport, non dimentichiamolo mai, è uno dei più potenti ed efficaci antidepressivi che abbiamo a disposizione.

Quali pensi siano i punti di forza della community GoGirl?

Il punto di forza più grande della community GoGirl è senza ombra di dubbio il potere della condivisione. Un problema condiviso diventa più leggero e semplice da affrontare. Avere una squadra, per quanto sia di fatto l’allenamento un lavoro individuale, alleggerisce tantissimo il carico che un impegno per lo sport e l’alimentazione comporta. Non essendo noi atlete professioniste, dobbiamo inoltre inserire l’allenamento in un contesto di vita frenetico. Pensiamo alle studentesse, alle mamme, alle figlie, a chi lavora. La parola condivisione diventa centrale in questo contesto, per sostenersi a vicenda.

Il 22 settembre è uscito in tutte le librerie il tuo primo libro: “Il metodo GoGirl”. Come è nata l’idea?

L’idea è nata perché amo scrivere e parlare. Con il libro volevo raggiungere quante più donne possibile, senza entrare nello specifico tecnico dell’allenamento ma contestualizzando e inserendo tutto quanto ho fatto professionalmente fino ad ora nella mia sfera privata. Noi siamo il risultato del nostro passato, non viviamo per quello, ma siamo il frutto di quanto vissuto. Il metodo è composto da 3 sezioni distinte: nella prima parlo della mia vita privata, nella seconda del Metodo GoGirl e nella terza si entra in una dimensione più tecnica. È un libro che mi rappresenta appieno perché io sono vita, allenamento e lavoro.

Con il lancio del libro, quali saranno i prossimi obiettivi?

Quando penso agli obiettivi futuri, la risposta che mi do sempre è “sky is the limit”; abbiamo tantissimi progetti a breve, medio e lungo termine. Non mi reputo mai “arrivata”. Quando mia mamma mi chiede del mio lavoro, le rispondo sempre che sto volando, ma con i piedi per terra. La testa viaggia, ma si cerca sempre di rimanere concreti, cercando il momento giusto per i vari progetti, perché se corri troppo fai tante cose, ma non le fai bene. Per ora abbiamo il libro e una nuova sezione wellness in GoGirl che va a sottolineare quello che è il concetto del mio programma di allenamento, ovvero il tema del benessere; infine a novembre ci saranno delle bellissime novità.